Anche quest'anno il team austriaco non si smentisce. Come sua tradizione presenta una monoposto che sorprende per la ricercatezza di alcuni particolari e la cura aerodinamica con forme e volumi ridottissimi; la classica creatura di Adrian Newey.
La Regina è arrivata e ovviamente fa paura. Sulla fiducia.
Nessun stravolgimento apparente, almeno ad una veloce occhiata. Ma il team ha già raccontato che la nuova monoposto è frutto di un intenso lavoro di rifacimento totale e miglioramento in tutte le aree di lavoro, proprio ad avvisare che continueranno a puntare alla vittoria finale senza voler concedere nulla ai rivali.
Lo scorso 12 febbraio è stata presentata la nuova Renault RS19, al monoposto del team francese con sede in Inghilterra destinata ad iniziare la scalata della squadra verso i vertici della F1, compito tutt'altro che agevole visti gli sforzi e le capacità degli altri teams ufficiali presenti nel Circus.
Quello che si è visto è solo una anticipazione degli sponsors e della colorazione che vedremo nella prossima stagione. Poco di più. Presentazione con mille sorrisi, ottimismo e traguardi futuri in crescita. Il classico clichè. Che speriamo possa trovare un vero riscontro in tema di prestazioni.
Al secondo anno col motore Honda, con la prima stagione funzionale all'accordo tra il costruttore giapponese e il team capofamiglia (la Red Bull) e quindi mirata soprattutto a “prendere le misure”, siamo alla verifiche. E' chiaro che il motorista, ormai, deve una volta per tutte dimostrare di aver realizzato una power unit competitiva. Questo per le alte, altissime aspettative programmatiche della Red Bull; ma ciò avrà certamente determinanti ripercussioni anche sui risultati della Toro Rosso che, peraltro, sembra aver realizzato una monoposto curata e ben costruita.
Prima monoposto ad esser presentata, colpisce alla primissima vista per la sua accattivante colorazione nero-oro che di certo costituisce un deciso miglioramento estetico rispetto alle anonime colorazioni del passato che, diciamolo, non erano certo un must.
Ma è l'aspetto tecnico ad avere, ovviamente, l'importanza maggiore e il team Haas ha molto lavorato che mantenere uno standard adeguato, in una sfida serrata che non può permettere momenti di distrazione.