alonso 2019 daytona main 1548673535Protagonista indiscussa della 24H di Daytona 2019 è stata la pioggia torrenziale (iniziata a cadere verso la 13esima ora) che ha condizionato il regolare svolgimento della gara. La bandiera a scacchi è stata data con circa 15 minuti di anticipo rispetto al normale orario di conclusione della gara e si è corso in fase di bandiera verde per un tempo effettivo di circa 14 ore.

La vittoria assoluta non è sfuggita alla Cadillac #10 (telaio Dallara) del team di Wayne Taylor e pilotata da Fernando Alonso, Kamui Kobayashi, Jordan Taylor e Renger van der Zande. Nando, alla sua seconda partecipazione a Daytona, è stato molto incisivo nei suoi turni di guida, e prima dell’ultima interruzione, ha approfittato di un dritto (alla curva 1) di Nasr per portarsi in testa ed incrementare la leadership.

Proprio Nasr, insieme ad Eric Curran e a Luis Felipe Derani, ha chiuso al secondo posto con la Cadillac #31 del team Whelen Engineering Racing. Terza un’altra DPi la Acura #7 del team Penske con l’equipaggio Castroneves/Rossi/Taylor. Male il team Joest Mazda che dopo aver messo tutti dietro nel ROAR e nelle qualifiche, in gara si sono fermate molto presto: la #77 (Jarvis/Nunez/Bernhard/Rast) con problemi al turbo e la #55 (Bomarito/Tincknell/Pla) per una perdita di carburante.

In LMP2 l’Oreca #18 (Gonzalez/Maldonado/Saavedra/Cullen) del team DragonSpeed eredita la prima posizione per problemi alla vettura gemella #81 (Hedman/Hanley/Lapierre/Allen). Curioso che Saavedra sia stato protagonista di un botto poco prima dello stop definitivo, ma in forza dei 5 giri di vantaggio sulla Oreca #38 del Performance Tech è riuscito a riportare la macchina ai box e tornare in pista per essere classificato.

La classe GTLM ha avuto un finale parecchio rocambolesco: Frédéric Makowiecki sulla Porsche #911 (Pilet/Tandy/Makowiecki) ha urtato la Ford #66 di Joey Hand dopo 21 ore, ha reso possibile una lotta a tre tra la Ferrari #62, la Porsche #912 e la Ford #67. Però nessuna di queste ha primeggiato: la Ford #67 si è dovuta fermare per un rabbocco di carburante proprio poco prima dell'esposizione della bandiera rossa. La leadership è passata così alla BMW #25 di Connor de Phillippi, Philipp Eng, Augusto Farfus e Colton Herta. Seconda la Ferrari #62 (Calado/Rigon/Molina/Pierguidi) del team Risi (unico privato), davanti alla Ford #67 ed alle Porsche #912 e #911. Gara da dimenticare per l'altra BMW #24, quella pilotata anche da Alex Zanardi. praticamente sin dal via, lo speciale volante che Alex usa, ha iniziato ha infatti iniziato a litigare con l’elettronica della M8 GTE e costringendo il bolognese ad effettuare una prolungata e forzata sosta per dare modo ai meccanici di capire e risolvere il problema. Quando si è trattato di sostituire nuovamente il volante, per il cambio con Jesse Krohn, l'elettronica della M8 GTE ha nuovamente iniziato a fare i capricci, piantando in asso il finlandese all'uscita della Pit Lane. Krohn è poi riuscito a riportare l’auto ai box, ma nel frattempo i giri di ritardo dal leader della classifica di classe erano diventati addirittura 6 e la lotta per la vittoria di classe era praticamente compromessa.

Combattuta anche la classe GTD. La vittoria è andata alla Lamborghini #11 (Bortolotti/Engelhart/Ineichen/Breukers) del team Grasser dopo avere subito ben due penalità. La prima è arrivata ad inizio gara, con tre minuti e 40 secondi di stop&go per un sorpasso in regime di bandiere gialle; la seconda ha comportato un drive through per irregolarità al pit stop. Seconda si era classificata l'Audi R8 #29 (Daniel Morad, Christopher Mies, Ricky Feller e Dries Vanthoor) del team Montaplast by Land Motorsport, ma è stata trovata non conforme al punto del regolamento sportivo che impone un tempo minimo di guida ai piloti "Silver" e "Bronze". Questi piloti devono salire a bordo per lo stesso numero di minuti degli altri, indipendentemente dalla categoria in cui sono inseriti (su base stabilita dalla direzione gara). Secondo l'IMSA Feller non ha rispettato questo tempo minimo, per cui la vettura è passata dal 2° al 22°posto. La piazza d'onore è andata alla Lexus #12 di Townsend Bell, Jeff Segal, Frankie Montecalvo ed Aaron Telitz curata dalla AIM Vasser Sullivan, e chiude il podio l'Audi #88 del Team WRT Speedstar con sopra Frédéric Vervisch, Kelvin van der Linde, Ian James e Roman De Angelis. Stessa infrazione riscontrata anche per la Ferrari #63 della Scuderia Corsa di Vilander, Cooper MacNeil, Dominik Farnbacher e Jeff Westphal.

Il prossimo appuntamento con il campionato IMSA è previsto per il week end del 16 marzo con la 12h di Sebring. Quest'anno si correrà anche la 1000 miglia del WEC.

Gara Circuito Classi presenti Durata Data
Rolex 24 At Daytona Daytona DPi/LMP2/GTLM/GTD 24 ore 24-27/01
Mobil 1 Twelve Hours of Sebring Sebring DPi/LMP2/GTLM/GTD 12 ore 13-16/03
Bubba Burger SportsCar Grand Prix Long Beach DPi/LMP2/GTLM 1 ora 40 minuti 12-13/04
Acura Sports Car Challenge At Mid-Ohio Mid-Ohio DPi/LMP2/GTLM/GTD 2 ore 40 minuti 03-05/05
Chevrolet Detroit Belle Island Grand Prix Detroit DPi/LMP2 (GTD Sprint Cup) 1 ora 40 minuti 31/05-01/06
Sahlen’s Six Hours of The Glen Watkins Glen DPi/LMP2/GTLM/GTD 6 ore 27-30/06
Sportscar Grand Prix Mosport DPi/LMP2/GTLM/GTD 2 ore 40 minuti 05-07/07
Northeast Grand Prix Lime Rock GTLM/GTD 2 ore 40 minuti 19-20/07
Road America Elkhart Lake DPi/LMP2/GTLM/GTD 2 ore 40 minuti 02-04/08
Michelin GT Challenge at VIR VIR Alton GTLM/GTD 2 ore 40 minuti 23-25/08
Weathertech Raceway Laguna Seca Laguna Seca DPi/LMP2/GTLM/GTD 2 ore 40 minuti 13-15/09
Motul Petit Le Mans Road Atlanta DPi/LMP2/GTLM/GTD 10 ore 09-12/10