Trionfo vero!
Charles Leclerc regala e si regala una vittoria che di certo rimarrà nel cuore dei tifosi Ferrari per sempre, come il 4-3 Italia Germania 1970 o come il 3-2 con Brasile mei mondiali di Sapga 1982, se vogliamo per forza riferirci al calcio.
Il monegasco bissa il successo di appena una settimana prima in Belgio (la sua prima vittoria in F1) e assurge come il Primo Difensore dei colori di Maranello al punto da scatenare una "Febbre" che forse, al momento, appare prematura.
L'aerodinamica posteriore delle Plus è stata al centro di discussioni tra il rally di Finlandia e quello di Germania. Pare che tutto sia iniziato dal fatto che Citroen si sia messa al lavoro per lo sviluppo di un nuovo pacchetto aerodinamico e, durante l’analisi delle soluzioni adottate dagli altri team, abbia notato che l’alettone posteriore di una delle vetture rivali non fosse perfettamente aderente a quanto previsto dalla FIA con il nuovo regolamento in vigore dal 2017. In particolare, essendo la Yaris la vettura da battere, è stata passata ai raggi X per scoprire i suoi punti forti.
Buona la Prima. Anzi, Buonissima!
La prima vittoria di Charles Leclerc sul tracciato di Spa-Francorchamps, uno degli “atenei” del motorsport mondiale, ha un che di rappresentativo (significativo).
La prima vittoria della Ferrari 2019, dopo la lunga pausa estiva, sembra quasi tirare una riga netta con la prima disastrosa e sfortunata parte di stagione. Come a ricominciare daccapo e con ben altri auspici un anno che sembrava voler diventare “terribilis”. E giusta premessa per il futuro. A cominciare da Monza.
L'avvicinamento al 69. Neste Rally Finland 2019 ci regala alcune novità:
- Hyundai arruola Craig Breen (con alle note Paul Nagle) e per fargli prendere confidenza con la Plus, ha disputato il Rally d'Estonia (gara con strade molto simili a quelle Finlandesi);
- Paddon, che era indiziato per correre con i coreani, si accorda invece con Ford. Nei test pre gara, è vittima di una brutta uscita di strada. Equipaggio ok, ma vettura non riparabile in tempo utile per la gara;
Due giganti hanno occupato il podio del Gran Premio d'Ungheria 2019.
Lewis Hamilton vince (anche) in terra magiara e continua la sua trionfale marcia verso il titolo che sembra non avere contendenti già da un po' di tempo.
Max Verstappen per poco riesce nell'impresa di vincere la sua terza gara stagionale dopo aver siglato una splendida Pole e quasi fino all'ultimo ha creduto di potercela fare.
Due giganti abbiamo scritto.
Il terzo gradino del podio è apparso basso, molto più basso degli altri due.
Ancora Verstappen. E due.
Nell'anno che, fino ad una manciata di settimane orsono, poteva rappresentare un granitico monopolio Mercedes, siamo invece già a due non-vittorie.
Due non-vittorie che rompono le “uova nel paniere” ad un team che puntava a battere iperbolici records. Ed entrambe ad opera del pilota olandese. Forse non è un caso, forse si.
In ogni caso il Gran Premio di Germania 2019 è stato davvero un bello spettacolo. Protagonista la pioggia e una via di fuga stile “Trappola mortale” che di vittime ne ha fatte parecchie.
E nelle mutevoli condizioni della pista è successo di tutto. Errori tattici, genialate strategiche, colpi di fortuna e disdette colossali.