Le gare si vincono e si perdono. E per vincerle o perdere i modi sono tanti.
Il Gran Premio del Messico 2019 viene vinto da Lewis Hamilton e, in vari modi, perso da altri seri pretenenti come Max Verstappen e i due ferraristi Charles Leclerc e Sebastian Vettel.
Sei Titoli concecutivi, Mercedes.
Sei la più forte, Mercedes.
In Giappone il team anglo tedesco conquista il Mondiale Costruttori con la vittoria di Valtteri Bottas, mentre Lewis Hamilton, terzo, si avvicina sempre più al suo di Sesto Titolo iridato.
Ma il Gp di Suzuka in realtà non è stato così scontato; poteva avere bel altro esito.
Il Mondiale WRC entra nella fase calda della stagione. Il Wales Rally, terzultima gara della stagione e penultima Europea, presenta poche novità rispetto al 2018: parco assistenza spostato da Deeside a Llandudno. Sabato nuova Colwyn Bay stage in asfalto con secondo passaggio in notturna; domenica viene invertito il senso di percorrenza della Power Stage.
Vince Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas e Charles Leclerc.
Sembra quasi di essere tornati ad inizio campionato, quando le Mercedes dominavano in maniera imbarazzante (per gli altri).
E invece di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta, anche se si tratta solo una manciata di mesi
Ma si sa, la F1 corre veloce. E non solo in pista.
Vero. La situazione è cambiata decisamente. Nel frattempo, per chi fosse rimasto ibernato da prima della pausa estiva, la Ferrari ha cominciato a vincere, sul serio, con tanto di poles position a raffica.
E pure nel tradizionale “feudo” russo Mercedes, le cose potevano andare nello stesso modo.
Il Rally di Turchia è stato il termine ultimo dato ai team per mettersi in regola con le aerodinamiche posteriori. Toyota, all' ADAC Rallye Deutschland, aveva già avanzato di 30 mm l'attacco dell'ala posteriore: in Turchia ha portato una versione rivista dell'ala posteriore con evidenti affinamenti studiati ed elaborati nella galleria del vento di Colonia.
Tripletta!
Le "ferie" devono aver fatto molto bene alla Ferrari. Vince a Spa-Francorchamps, vince a Monza (due tracciati coniderati "amici" per la SF90) e, udite udite, vince pure a Singapore!
E dire che il tracciato asiatico era considerato ostico per la monoposto di Maranello e le sue caratteristiche.
Invece nella ex colonia britannica tutto funziona meraviglia. Leclerc in Pole position e al comando nella prima parte della gara, senza nessun particolare problema nel gestirla davanti ad Hamilton che sperava nel colpaccio.
Vettel che si porta in testa grazie ad un Undercut vantaggiosissimo che gli permette, con gomme fresche, di girare su tempi rapidissimi e superare chi gli stava davanti prima del walzer delle soste ai box.