Sul tracciato più lento del Mondiale, vince... chi va piano.
Lo ha fatto Ricciardo lo scorso anno con una Red Bull in debito di potenza; lo ha fatto quest'anno Lewis Hamilton con una Mercedes con gli pneumatici in crisi.
Niente di nuovo sotto il sole quindi, se vogliamo. Anche senza andare a scomodare l'edizione 1992 quanto uno strabordante Nigel Mansel con gomme nuovissime non potè aver la meglio su un Ayrton Senna che sapientemente riuscì riuscito a chiudere tutti gli spazi con estrema abilità.
"Niente di nuovo sul fronte occidentale" scriveva Erich Maria Remarque.
Sul tracciato più occidentale tra quelli disputati fin'ora, nulla cambia.
Gp di Spagna 2019. Vince Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas. Per la quinta-doppietta-quinta della Mercedes nelle prime cinque gare della stagione.
Poco importa, a parte a "quei due" se ha vinto l'inglese davanti al finlandese o capitava l'inverso. "Quei due" stanno davanti lasciando la "briciola" del terzo posto agli altri. E ringraziamo che ci sono solo due monoposto per team.
Debutta nel WRC il Copec Rally Chile 2019 e quindi tutti sono partiti con le pagine bianche dei quaderni delle note. Le speciali sembrano un mix di quelle di altre gare: Australia, Galles, Portogallo od Estonia. I primi giorni prevedono speciali nelle foreste, mentre poi si cambia ambiente e si passa a paesaggi oceanici. Per il primo trittico di prove i piloti WRC hanno scelto 5 Michelin LTX Force con mescola media. La prima PS ci regala un ex equo tra i due alfieri Toyota: Meeke e Latvala realizzano lo stesso tempo, con Evans terzo (ma comunque vicino) e ben sei piloti racchiusi in meno di 4 secondi.
Dopo gli asfalti Corsi, Thierry Neuville ”doma” anche gli sterrati Argentini e si aggiudica il secondo match consecutivo. La gara inizia con la solita prova spettacolo ricavata nelle strade della città di Villa Carlos Paz: vista la brività della prova, distacchi esigui e la spunta Ott Tanak. Il secondo giorno di gara inizia con la notizia che il primo passaggio sulla PS 3 Amboy / Yacanto 1 non verrà disputato per motivi di sicurezza: le pessime condizioni meteo non avrebbero permesso ai mezzi di soccorso di poter intervenire tempestivamente. Meeke (Toyota), Neuville e Mikkelsen (Hyundai) partono fortissimo e vincono le tre speciali prima dell'assistenza.
E pensare che ci si poteva aspettare un bel duello tra Mercedes e Ferrari, simile a quello visto negli ultimi anni. E invece, alla quarta prova della stagione, la Mercedes può vantare ben quattro doppiette.
Una strage.
Potevano stupirci con effetti speciali, considerando le 1000 candeline sulla "torta della F1", e invece...
Il Gp della Cina sarà ricordato sicuramente per aver rappresentato un traguardo numerico eccezionale, ma non certo per essere stata una gara particolarmente spettacolare. Questo per i posteri.
Gli appassionadi d'oggi invece, questo Gp, forse se lo ricorderanno bene a fine anno. Perchè potrebbe aver rappresentato la pietra tombale per ogni incertezza mondiale.