La Manor ha affidato alle parole del team principal John Booth l'estremo saluto a Jules Bianchi, deceduto questa notte a soli 25 dopo nove mesi di coma a causa di un incidente avvenuto nelle fasi conclusive del Gp del Giappone, quando la sua Marussia (allora la squadra si chiamava così) si era andata ad infilare sotto ad un mezzo di soccorso che stava rimuovendo la Sauber di Adrian Sutil. (continua...)
Ha smesso di lottare. E si è spento. Jules Bianchi è morto. A darne la notizia è stata la famiglia. Dopo nove mesi da quel drammatico Gp del Giappone a Suzuka del 5 ottobre scorso, l'esistenza del pilota francese della Marussia è rimasta legato a un filo che ora si è reciso. L'ultimo flebile respiro nell'ospedale di Nizza dove era stato trasferito dal Giappone, quando ancora c'era quanto meno la speranza di una ripresa. E, invece, niente. Il buio e ora il dolore per una famiglia che ha sperato con tutte le sue forze in un miracolo che non c'è stato. (continua...)
Rob White pare aver ritrovato il sorriso. Perché le informazioni che arrivano dalle sala prova di Viry Chatillon dicono che la nuova power unit di Renault Sport F1 sta crescendo bene. Le informazioni che filtrano dai francesi lasciano intendere che l'unità rivista e corretta da Mario Illien nella testata questa volta sembra funzionare a dovere, mentre la versione sperimentata a inizio stagione era stata buttata via. (continua...)
La Renault è sempre più vicina a fare il suo ritorno sulla scena della Formula 1 come costruttore a tutti gli effetti e non più solo come motorista. La Casa francese si appresta a riprendere possesso della sua sede storica ad Enstone, rilevando la quota di maggioranza della Lotus, che da tempo era alla ricerca di un acquirente o di un finanziatore. (continua...)
Dopo settimane di silenzio è tornato a parlare delle condizioni in cui imperversa Jules Bianchi il padre, Philippe, concedendo una breve intervista a France Info riguardo la situazione del figlio, che non accenna a dare segnali confortanti a nove mesi dall'incredibile incidente occorsogli durante il Gran Premio del Giappone di Formula 1 2014. (continua...)
La penalità di 25 posizioni in griglia rifilata in Austria a Jenson Button ha creato molti dubbi riguardo alla sensatezza dell'attuale sistema di penalità legato alle power unit della Formula 1: il problema è che queste parevano effettivamente troppo dure nei confronti dei piloti, che di fatto non hanno colpe se il loro propulsore non è affidabile. (continua...)