
“Ho ancora una lunga strada davanti a me” ha confessato l’ex pilota delle scuderie BMW e Renault, “ma questo dimostra che la strada non è così lungo come avevamo pensato”, considerando la faticosa riabilitazione dopo il rovinoso incidente di inizio 2011. Un fattore limite però resta, quello della mobilità del braccio destro, pesantemente compromesso dall’impatto. In un angusto abitacolo di una monoposto, il polacco attualmente sarebbe impossibilitato a manovrare bene il volante, come invece può su una vettura da rally.
Il suo chirurgo Igor Rossello però, nonostante abbia manifestato di recente dubbi sul completo recupero della mobilità dell’arto, appare fiducioso sulla possibilità che Kubica torni a guidare una monoposto. “Attualmente, si stima che il suo recupero sia al 50 per cento”, ha rivelato al polacco “Gwizdek24″. “Suppongo che ce la faremo a tornare al 75/80 per cento, che sarebbe più che sufficiente per guidare una vettura di Formula”. Una analisi che delinea un programma di recupero sufficiente e finalizzato a riportarlo il prima possibile su una monoposto del Circus iridato. “Ho parlato con il suo manager Daniele Morelli, che è così entusiasta del suo progresso come lo sono io“, ha aggiunto il medico. “Sono convinto che (il ritorno in F1) sia possibile, anche se la ripresa spesso può richiedere molti mesi e anni”. Quindi l’obiettivo è delineato, e il desiderio non troppo celato e riprendere quel discorso interrotto a febbraio dello scorso anno. Forse già dal 2014.
www.422race.com