
L’eventuale divorzio del tecnico inglese dalla Mercedes, infatti, potrebbe indurre il suo protetto Michael Schumacher a seguire la stessa strada. Tutto nasce dall’armonia interna al team che si sarebbe incrinata a causa di diverse vedute tra Brawn e il responsabile sportivo della casa di Stoccarda, Norbert Haug. Voci puntualmente smentite da Brawn che però, per la prima volta, ammette di sentirsi addosso grosse responsabilità per il 2011.
“Il quarto posto in campionato, se escludiamo il 2008 che è l’anno in cui arrivai alla Honda e non ci potevo fare nulla, è probabilmente il peggior risultato che ho ottenuto da quando svolgo il ruolo di manager,” ha dichiarato al “Telegraph”. “E se il team continuerà con queste prestazioni mediocri, allora probabilmente non ne sarò più il boss per molto a lungo. Ma la cosa più importante è che credo di sapere cosa abbiamo sbagliato.” prosegue Brawn, riferendosi alla difficile stagione 2009 in cui il team ha dovuto lottare per la sopravvivenza economica mentre rincorreva il titolo iridato con Jenson Button, costringendoli così ad un design più conservativo per la W01. “Ora li abbiamo rimessi a posto e abbiamo ripreso a spingerli.”
“Questo business è come far girare dei piatti in cima a dei bastoncini: se si smette di dare la spinta, cadono. Un paio dei nostri piatti sono caduti l’anno scorso,”
Altre voci vorrebbero in arrivo una ristrutturazione sostanziale dei quadri tecnici, con l’arrivo di ingegneri da altri team, come l’ex tecnico di Nico Rosberg alla Williams, Tony Ross, al posto dell’attuale Jock Clear. Ma la posizione di Brawn è al sicuro. Almeno per il momento. “L’anno prossimo sarò qui, al 100 per cento. Non ambisco ad essere da nessun’altra parte,” prosegue. “Ma un giorno mi ritirerò.”
Dunque, anche se riferiti a un futuro non così prossimo, i pensieri di ritiro hanno già iniziato a farsi strada nella mente di Ross Brawn: “Per i prossimi anni mi concentrerò totalmente per portare di nuovo questo team nelle posizioni che contano e poi, come con la Ferrari, voglio iniziare a lavorare su un piano di successione così da potermi rilassare un po’. Resterò in F1, ma magari non dovrò più essere presente a una ventina di gare tutti gli anni,” spiega.
Nel frattempo, a Brackley si continua a lavorare a pieno ritmo sulla vettura per il 2011, che è già in galleria del vento e avrebbe un design “più innovativo” dell’attuale. “Ci prenderemo più rischi,” afferma Norbert Haug al “Bild am Sonntag”. “Lo sviluppo dell’attuale vettura è concluso, quindi i nostri ingegneri hanno più tempo per inseguire magari qualche idea che inizialmente sembrava esotica. Allo stesso tempo, i nostri concorrenti stanno progettando le loro nuove vetture per il 2011, lottando ancora per questo campionato.”
Anche Haug smentisce le indiscrezioni che lo vorrebbero ai ferri corti con Brawn, con cui ha condiviso l’ufficio negli edifici di Yeongam: “Vi sembra che non possiamo lavorare insieme?” Ma la posta in palio potrebbe essere ancora più alta, perchè c’è chi inizia a parlare di un’intenzione della casa madre Daimler di lasciare la Formula 1, se il 2011 dovesse rivelarsi un’altra stagione deludente. “Assolutamente no,” sostiene Haug. “Non intendiamo essere a centro gruppo, certo, ma nessuno alla Mercedes parla di abbandono.” Almeno, nessuno tranne Brawn.