Ex collaudatore Honda, Anthony è ormai ben installato nel suo ruolo di titolare. "Lavorare al fianco di piloti esperti come Jenson Button, Rubens Barrichello, Jacques Villeneuve e Olivier Panis mi ha permesso di apprendere molto. La competizione mi mancava, avevo dimenticato questa parte del mio lavoro. Ma è stato più facile di quanto pensassi adattarmi !"
"La corsa è la cosa migliore. A volte ci sono dei momenti in cui si è delusi di non essere più veloci e di non poter essere meglio piazzati sulla griglia di partenza, ma è normale, tutti vogliono essere primi. Silverstone è un grande circuito, uno dei più vecchi del calendario. Fondamentalmente, il primo settore è cruciale. Se si riesce ad essere molto veloci in quel punto, allora si ottiene un buon tempo, anche se non si è altrettanto competitivi nella seconda porzione di pista."
"In questo settore paga l’essere audaci. Il resto del circuito è interessante per gli spettatori, è più lento ed i tifosi hanno una buna vista sulle vetture. Ma per un pilota è la parte più frustrante perché è a velocità ridotta e la vettura non funziona bene in quanto non si dispone di abbastanza appoggi."
"Il mio obiettivo è di segnare dei punti ! Mi aspetto un weekend come quelli vissuti nel Bahrain o Indianapolis nei quali tutto è andato bene, ma con un pizzico di fortuna in più. Bisogna contare sul fatto che altre squadre abbiano problemi perché quando non si è in una delle quattro scuderie di punta è molto difficile. Ma riusciamo quasi sempre a finire. Abbiamo un buon livello di affidabilità e credo che presto arriverà il mio momento," ha concluso Anthony Davidson.
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