red_bull_153Oltre ad essere per lui la gara di casa, il Gran Premio d’Australia alzerà il sipario su quella che per Mark Webber assume i connotati della stagione del giudizio. Il 2010 per l’australiano è stato al di sopra di ogni aspettativa, terminato però con una bruciante sconfitta nel mondiale, a vantaggio del compagno di squadra, con il quale il rapporto non è certamente idilliaco. Webber ha mostrato di soffrire, e non poco, il fatto che Vettel sia, più o meno chiaramente, il preferito dallo staff della Red Bull; una situazione che lo ha portato a polemizzare in più di una circostanza con chi comanda all’interno del team. (continua...)

Ecco il motivo per cui una riconferma di Mark nella squadra anglo-austriaca dopo il 2011 appare tutt’altro che scontata, anzi; recentemente il responsabile della scuderia Chris Horner hadichiarato di essere “contento di Webber”, aggiungendo però che una trattativa per il rinnovo “non è in programma a breve, aspetteremo ancora un po’ per aprire il discorso”.

Oltre alle parole di Horner, a mettere sul chi va là il 34enne pilota australiano potrebbe contribuire anche il fatto che alla Red Bull, nelle ultime settimane, sono stati rinnovati i contratti di Vettel, Newey, ma soprattutto di altri cinquanta dipendenti-chiave del team.

Riguardo alla differenza di situazioni contrattuali fra i due piloti, il Team Principal non si è limitato alle solite frasi di circostanza, ma ha voluto dare una spiegazione più precisa: “Mark è a un punto differente della carriera, rispetto a Sebastian; ha 34 anni e ha corso 160 GP, non è più un debuttante all’inizio della sua avventura in Formula 1. E’ chiaro che quando arriverà il momento di parlare di un eventuale rinnovo, se lui avrà ancora le motivazioni, il desiderio di gareggiare con noi e la competitività giusta, l’allungamento del contratto sarà una logica conseguenza”.

La chiusura lascia però, in pratica, la situazione così com’è, cioè tutt’altro che definita: “E’ troppo presto per parlarne, sia per lui che per noi; ci penseremo nel corso della stagione”.

Una riconferma che sembra dunque fortemente legata ai risultati in pista, oltre che alla condotta che Webber terrà dentro al box, riguardo al rapporto con il compagno di squadra e con chi comanda.

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