Dopo aver terminato le prime prove libere del Gran Premio del Giappone nella top 10, i piloti Renault sono entrambi soddisfatti della loro giornata e fiduciosi per il seguito, anche se resta del lavoro per poter progredire ulteriormente in vista delle qualifiche e della gara. (continua...) "Sono piuttosto soddisfatto dopo le due sessioni di oggi. E’ stata la nostra prima vera giornata di lavoro qui e credo che abbiamo svolto un buon lavoro percorrendo molti giri senza incontrare il minimo problema. I meccanici hanno lavorato per far evolvere il comportamento della vettura nel corso dei vari run. Siamo progrediti lungo tutta la giornata e stasera studieremo con attenzione i dati raccolti, c’è senza dubbio ancora qualcosa da guadagnare qua e là," ha detto Heikki Kovalainen.

"La pista l’ho trovata abbastanza interessante al volante. Come previsto la superficie è molto liscia, per cui non ci sono problemi maggiori in termini di comfort, ma credo che la chiave per fare un buon giro risieda nelle ultime cinque curve. Sono molto lente ed è facile essere portati ad esagerare in questo tratto. La vettura è molto leggera per cui bisogna essere pazienti e cercare di lavorare sul grip meccanico rimanendo fluidi al volante. Penso di essermi abituato rapidamente al tracciato. Non vedo l’ora di lavorare domani sperando di essere competitivo come oggi," ha aggiunto il finlandese.

"L’equilibrio della vettura non era fantastico stamattina, ma siamo progrediti bene nella pausa pranzo continuando lungo tutto il pomeriggio. Abbiamo fatto molti giri, esplorando vaie direzioni in termini di set up e sappiamo di dover progredire ancora per domani," ha sottolineato Giancarlo Fisichella.

"La pista è gradevole. Sapevamo che non sarebbe stata come Suzuka, ma ci sono delle porzioni abbastanza esigenti : è nell’ultimo settore che è possibile fare la differenza e nelle curve 3/4/5 nelle quali occorre mantenere una buona velocità e restare in traiettoria per essere rapidi. In generale, credo sia una buona prima giornata. Adesso dobbiamo lavorare per progredire," ha concluso il romano.
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