La corsa è partita con le auto accodate alla Safety Car e con entrambe le Honda provviste delle Bridgestone per bagnato estremo. Nonostante i primi giri percorsi in regime di bandiere gialle, Jenson è risalito al quarto posto a seguito del rientro ai box delle Ferrari che lo precedevano.
La gara è ripresa dopo il regime di safety car al 20° giro, ma subito alla prima curva affrontata Jenson si è toccato con Heidfeld perdendo l’ala anteriore. Egli ha poi avuto un problema temporaneo al sensore del motore che lo ha rallentato nel suo giri di rientro, quindi dopo la sosta ai box è tornato in gara in ultima posizione.
Rubens è invece partito dalla 17° posizione dello schieramento. Dopo essere scivolato al 19° posto nei primi giri, ha ingaggiato vari duelli risalendo al 12° posto, che occupava al momento del secondo ingresso della Safety Car al 42° giro. In quel momento della gara, Jenson viaggiava in 17° posizione.
Nell’ultimo periodo di Safety Car, i due piloti Honda si sono trovati in 8° e in 13° posizione in virtù degli incidenti occorsi a numerose macchine che li precedevano. Rubens ha poi guadagnato un’altra posizione al momento del rientro ai box di Massa, ma non è risalito oltre il settimo posto per via del breve rifornimento effettuato al 60° giro. All’uscita della pit lane, il brasiliano si è trovato alle spalle di Jenson ed è poi giunto al traguardo in 10° posizione.
Ora, l’Honda Racing F1 Team avrà a disposizione meno di una settimana per trasferire le attrezzature a Shanghai, sede del Gran premio di Cina della prossima settimana.
RUBENS BARRICHELLO "Ovviamente, sono deluso che la nostra strategia non abbia funzionato, ma secondo il mio modesto parere, avrebbero dovuto sospendere la gara nei primissimi giri. Le condizioni erano pessime e per tutta la gara la visibilità era ridottissima. Abbiamo cercato di volgere le condizioni a nostro favore, ma le decisioni prese non hanno dato i risultati sperati. Ora, dobbiamo dimenticare questa gara e pensare al prossimo weekend in Cina."
JENSON BUTTON "È un vero peccato non essere riusciti a capitalizzare l’ottima prestazione nelle qualifiche. Le condizioni della pista e la visibilità erano pessime, al punto di avvertirne tutta la pericolosità e poi era difficilissimo mantenere sufficientemente calde le gomme per garantirne il corretto rendimento. Prima ho perso l’ala anteriore in un contatto con Heidfeld, poi ho avuto un problema al sensore del motore che mi ha relegato in ultima posizione. Sono così stato costretto a rientrare per montare un musetto nuovo, dopodiché si doveva pensare solo a tenere la macchina in pista e a recuperare posizioni quando se ne fosse presentata l’opportunità. A conti fatti, è un peccato che sia andata così, perché oggi avremmo potuto conquistare dei punti, ma ci consoliamo con la bella prestazione di ieri che ha portato un po’ di buonumore nei ragazzi del team."
JACKY EECKELAERT, Direttore tecnico "Dispiace chiudere la gara di casa di 10° e in 11° posizione, soprattutto dopo che Jenson aveva conquistato la terza fila dello schieramento. Le sue possibilità di lottare per i punti sono purtroppo svanite alla prima curva, quando ha perso l’ala anteriore a seguito di un contatto con Heidfeld. La visibilità era talmente scarsa che non si può imputare nulla ai nostri piloti. Rubens ha condotto una gara costante, risalendo dalla 17° alla 10° posizione, ma i vari ingressi della safety car hanno purtroppo vanificato la sua strategia dei rifornimenti. Sentiamo di avere perso una buona occasione per andare a punti e questo ci amareggia molto."
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