
Inoltre, a complicare ancora di più le cose all’interno della scuderia di Woking stanno contribuendo anche diversi errori degli uomini ai box, in particolare durante le fasi dei pit stop, che più di una volta sono costati ai piloti secondi preziosi durante le gare. Di queste disattenzioni è stato spesso protagonista, suo malgrado, Hamilton, che si è visto, in ultimo, togliersi la pole del GP di Spagna dalla direzione di gara, a causa di un errato calcolo della benzina da parte del team. Una sciocchezza da principianti, che ha costretto l’anglo-caraibico a partire dal fondo dello schieramento, perdendo così la possibilità di lottare per la vittoria. Tutte queste situazioni hanno indotto gli addetti ai lavori a pensare che possano costituire un ostacolo al rinnovo del contratto fra lo stesso Lewis e la McLaren, che hanno l’attuale legame in scadenza alla fine di quest’anno.
Ma se le strade fra il pilota di Stevenage e la scuderia inglese non si sono interrotte dopo la negativa stagione 2011 di Hamilton, appare difficile che possano separarsi a seguito di questi spiacevoli episodi, come sottolineato dal responsabile Martin Whitmarsh: “Non credo che gli errori commessi dal team finora possano influenzare le trattative con Lewis. Lui è riuscito a ottenere il sostegno della squadra, è tranquillo, ha molta voglia di guidare, ed è in buona forma, quindi sarò felice di lavorare con lui ancora a lungo”.
D’altronde, nel 2011 fu invece Hamilton a rendersi protagonista di una lunga serie di misfatti, ma non per questo in McLaren decisero di metterlo alla porta, tenendo in conto anche i suoi ammiccamenti nei confronti dell’allora imbattibile Red Bull. E probabilmente il Lewis dello scorso anno avrebbe reagito in maniera molto diversa, sicuramente più negativa, alla penalità inflittagli dai commissari, come ipotizzato dal suo stesso capo: “In effetti ero preoccupato, perché è una cosa che difficilmente capita a un pilota, ma devo ammettere che ha mostrato una maturità che non avevo mai visto prima. Alla fine era lui che consolava me, quindi non vi è dubbio che il rapporto fra Lewis e la squadra sia forte”, ha concluso Whitmarsh.