
"In Malesia non abbiamo trovato il buon set up. Ma sappiamo che Lewis è un vincente e se gli forniamo un mezzo che non è in grado di vincere, non si accontenterà. Se vede che un altro pilota è stato più rapido, cercherà di batterlo. In generale, si preferisce avere questo genere di persone piuttosto che il contrario," ha aggiunto.
"Il dolore del fallimento motiva tutti in seno alla McLaren ed è così anche per Lewis. Vuole vincere. Anche nel Bahrein, Lewis mi ha detto domenica mattina che pensava di poter vincere la gara. E ci credeva per davvero. Sarei deluso se non avesse questo comportamento tutte le domeniche mattina perché è il livello di impegno e di auto-pesuasione che un campione deve avere."
Whitmarsh ammette che Hamilton debba affrontare una pressione maggiore quest’anno dopo il debutto impressionante dello scorso anno. "Non è possibile ridurre questa pressione. E’ così per ognuno di noi, Lewis, la squadra ed i tifosi sarebbero delusi se non fosse campione del mondo a fine anno. Ma la squadra si trova tra l’incudine ed il martello in questo senso perché saremmo molto felici anche se Heikki diventasse campione del mondo."
"Ma se nessuno dei due lo diventa, ci sarà un sentimento di fallimento. Non ci piace la parola e non ci piace parlarne, ma è la realtà. Viviamo con questa pressione : siamo criticati quando non vinciamo, ma la critica non è mai severa come la nostra auto-critica," ha concluso Martin Whitmarsh.
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