ferrari_532Lapidaria, la schiettezza del responsabile tecnico della Ferrari Pat Fry ha fatto emergere chiaramente un bilancio non esaltante guardando il cronometro. In questi primi tre giorni di test a Jerez de la Frontera, la vettura del cavallino rampante impegnata in prove di assetto e sperimentazione di nuove componenti non ha mai dettato il passo, dimostrandosi ancora poco efficiente sotto il profilo delle prestazioni. (continua...)

 

Negli ultimi istanti della sessione odierna, Fernando Alonso ha tenuto un ragguardevole ritmo in una serie di tornate, reggendo un confronto a distanza con i più veloci Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, ma a fine della giornata la F2012 è rimasta ancora nella parte bassa della classifica, limando di poco il risultato già ottenuto ieri da Felipe Massa.

“Non sono contento di dove siamo al momento,” ha confessato l’ingegnere inglese ai microfoni di “Autosport”. “Penso che ci sia molto margine per migliorare la posizione in cui siamo. L’affidabilità sappiamo che va bene. Sulle performance penso che siamo d’accordo, ma possiamo giocare con le prestazioni e migliorare (la vettura, ndr) in alcuni aspetti e alcuni particolari, ma non vorrei dire che sono felice fino a quando non avremo completato l’intero lavoro”.

I due secondi accumulati rispetto alla prestazione del pilota Lotus Romain Grosjean, tempo ottenuto con gomme medie ma anche con poca benzina (probabilmente), è certo un dato non esaltante nel primo bilancio di Maranello; considerando che la Mercedes di Rosber, protagonista anche oggi, ha contato sempre sul notevole carico garantito dai gas di scarico bassi sul diffusore. Ad impensierire, oltre a tempi nel complesso stabili durante la tre giorni, anche un certo surriscaldamento nella parte posteriore della vettura, all’altezza del flusso degli scarichi, fattore che ha richiamato l’attenzione anche dello stesso Fry, dopo il guasto idraulico che ha compromesso buona parte della mattinata. Problema che dovrebbe essere risolto in serata con l’introduzione di nuove parti.

Il responsabile tecnico della Ferrari, però, ha precisato che al momento sembra la ricerca spasmodica del perfetto bilanciamento, la chiave di volta sul successo delle nuova vettura. Una monoposto che, a differenza della diretta concorrenza (in attesa di conoscere la nuova Mercedes) ha optato per scelte radicali come l’adozione di sospensioni a tirante anche davanti: “La piattaforma di base è buona” ha detto Fry parlando di questa scelta progettuale. “Stiamo esaminando le varie caratteristiche e tutte le parti che dobbiamo testare. Siamo in grado di giocare con le diverse caratteristiche d’angolo, così possiamo fare scelte diverse in entrata di curva, a metà a all’uscita, e stiamo realmente cercando il giusto equilibrio”. Rispolverare l’idea di uan sospensione pull-rod anche davanti, quindi, non sarebbe un fattore problematico: “La sospensione anteriore non è un grosso problema. È un piccolo beneficio da punto di vista aerodinamico, un piccolo beneficio sulla distribuzione dei pesi, e so che è diversa da quello che altri hanno fatto in passato, ma non è un grosso rischio ad essere onesti”.

Pat Fry, inoltre, non ha nascosto la pressione che c’è nell’ambiente, e la necessaria velocità di trovare risposte ai problemi che sopraggiungono sia sul tracciato che in fabbrica (al simulatore), proiettati anche verso la prossima sessione di test dal 21 al 24 febbraio a Barcellona. Però, in questi primi test, la Ferrai ha chiaramente deciso di dedicarsi alle verifiche di assetto e a deliberare le soluzioni più efficaci, senza cercare la pura prestazione. “Non ci stiamo concentrando su togliere carburante e cercare di fare un tempo sul giro. Con solo 12 giorni di test prima della prossima gara, dobbiamo sfruttare al meglio tutto il tempo che abbiamo”. Infine ha assicurato i tifosi della Ferrari: “Stiamo tutti lavorando molto sodo…”. Tocca ad Alonso cercare nuove risposte nell’ultimo giorno utile prima di una nuova sosta.

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