ferrari_361Una testa, in Ferrari, è già saltata. Ma, al contrario di quanto sussurra radio box, non è quella di Chris Dyer, il responsabile operativo degli ingegneri in pista indicato come autore della fatidica chiamata ai box costata il Mondiale ad Alonso. Anzi, si tratta di uno che con il deludente epilogo iridato 2010 non c’entra proprio nulla: Luca Badoer. (continua...)

Dopo dodici anni di collaborazione, 132mila chilometri accumulati a bordo delle monoposto del cavallino rampante, il veneto non è più un collaudatore della Ferrari. L’annuncio è stato dato quasi per caso, in un fuggevole passaggio del discorso di Luca di Montezemolo di sabato scorso durante la cena di gala per le finali mondiali della rossa a Valencia. Nessun comunicato ufficiale, nessun ringraziamento.

Giusto il benservito, pochi giorni dopo aver aperto la manifestazione con l’ennesima esibizione al volante della F60. Una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca ad un pilota che ha sacrificato tutta la carriera alla causa di Maranello: “Avrei preferito una comunicazione ufficiale a una dichiarazione in pubblico,” dichiara a “La Stampa”. Dalla Ferrari, infatti, Badoer ha ricevuto molto, ma alla Ferrari ha anche dato tanto. Per diventare test driver del cavallino rampante, interruppe la sua carriera da titolare, giudicata promettente dagli addetti ai lavori seppure confinata fino a quel momento in scuderie di secondo piano come Forti e Minardi.

Nel 1999, la prima delusione, quando la rossa scelse per sostituire l’infortunato Eddie Irvine un pilota esterno, Mika Salo, invece di dare fiducia proprio a Badoer. Il suo momento di gloria, il trevigiano lo ottenne solo fuori tempo massimo: l’anno scorso, come rimpiazzo di Felipe Massa. Alla soglia dei 40 anni, ormai lontano dalle corse da tempo, ricordiamo tutti come si comportò nelle due gare che disputò (Valencia e Spa), attirandosi gli sfottò di tutta la Formula 1 e non solo.

Dunque, Badoer non vestirà più i colori rossi, dal prossimo anno. Una scelta attesa, visto l’ingresso in squadra di un altro giovane: Jules Bianchi, promosso a collaudatore ufficiale dopo un anno in Ferrari Drivers Academy per il 2011. E, con la presenza già di Fisichella e Gene, quattro collaudatori in tempi di test contingentati sembravano davvero troppi.

Inevitabile, dunque, che a saltare fosse il più anziano (comunque, meno maturo di Schumacher…). Chissà se ora il vecchio Luca tornerà alle corse, magari nelle ruote coperte. Giusto per non perdere le abitudini…

www.422race.com