Formula 1248Un weekend molto particolare quello che il mondo della F1 si appresta ad affrontare: il circus iridato tornerà infatti negli Stati Uniti, ad Austin, a cinque anni di distanza dall’ultimo Gran Premio disputato sul celebre tracciato di Indianapolis, nella stagione 2007. (continua...)

Con l’annullamento dell’atteso evento in New Jersey, rinviato al 2014 a causa di insormontabili problemi finanziari ed organizzativi, anche nel 2013 assisteremo ad un solo GP negli States; intervistato dall’agenzia news tedesca “DPA”,  il boss della F1, Bernie Ecclestone, ha voluto sottolineare come la presenza degli States sia di fondamentale importanza per il futuro del circus : “E’ un campionato del mondo. Abbiamo assolutamente bisogno degli Stati Uniti. L’America è grande quasi quanto l’Europa, quindi sarebbe giusto avere quantomeno un numero pari di Gran Premi”.

Facendo una panoramica sulla situazione generale nell’immediato futuro, la prossima stagione vivrà di sette gare europee contro l’unica degli Stati Uniti. Un fattore fondamentale sta però nel fatto che in Europa la cultura della F1 è molto più articolata e diffusa rispetto al continente americano, più interessato ad altri tipi di competizioni quali la Nascar e l’Indy Car. Ecclestone non nasconde questa particolare situazione: “Il nostro sport non è così seguito in America”. Anche il team principal McLaren, Martin Whitmarsh, concorda con Ecclestone l’importanza dell’appuntamento americano: “E’ un’opportunità d’oro per gettare le basi in vista del futuro, stabilendoci saldamente qui negli States“.

Intanto, l’intero circus è già approdato al Circuit of The Americas di Austin, predisponendo i box, scaricando il materiale per il weekend ed ispezionando l’inedito tracciato per la prima volta, magari con una bella camminata in pista. Sebbene la struttura principale dell’impianto sia già completata al cento per cento, operazioni di rifinitura stanno tutt’ora tenendo impegnati gli addetti ai lavori alla vigilia della prove libere. La portavoce del circuito dichiara: “Il lavoro è frenetico, ma i progressi sono costanti“.

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