
Speranza vanificata ben presto da un opprimente copertura nuvolosa, che pochi minuti prima della seconda sessione ha scaricato un vero e proprio diluvio, obbligando i team a brevi stint di assaggio nella prima parte, per poi sfruttare una pista in miglioramento e provare qualche giro veloce dopo la prima ora; tutto bloccato comunque negli ultimi 20 minuti con un nuovo diluvio che non ha permesso di montare le gomme d’asciutto.
A registratre il miglior tempo il venezuelano Pastor Maldonado, che ferma il cronometro sul 1.27.476, approfittando di un momentaneo miglioramento delle condizioni della pista.
Condizioni davvero critiche nella prima mezz’ora, con veri e propri fiumi d’acqua a solcare il tracciato tedesco. Bruno Senna è stato il primo ad osare l’entrata in pista, riprendendo il possesso della sua Williams dopo averla ceduta in mattinata al terzo pilota Valtteri Bottas, non senza qualche brivido per via dell’incidente del finnico. Vergne lo segue, così come Pic e Rosberg, montando tutti gomme full wet.
Passano i minuti e le condizioni della pista vanno sempre migliorando, con la pioggia che finalmente smette di scendere copiosa permettendo ai piloti di migliorare costantemente i tempi. Mentre Ferrari e McLaren rimangono a guardare ai box, in testa alla classifica si alternano Vergne, Rosberg, Shumacher. Il primo ad osare con gomme intermedie è Nico Rosberg, che si impone provvisoriamente al comando. La scelta del tedesco della Mercedes porta tutti gli altri piloti ad un cambio di pneumatici, molta attività in pista e schermo dei tempi letteralmente impazzito.
Non mancano brividi in questa fase, con un pericoloso testacoda di Hulkenberg all’uscita della prima curva e un lungo nella ghiaia per Kovalainen che in Germania festeggia il suo 100esimo Gp in carriera. Si vedono finalmente anche le rosse in pista, con un Massa apparso molto tonico mentre Alonso sembra non voler rischiare inutilmente ricordando l’incidente nelle prove libere di Silverstone sotto l’acqua.
In casa Mclaren, Hamilton è uno degli ultimi a voler girare con le gomme full wet, mentre Button rimane costantemente in top ten con le intermedie. Mentre Grosjean si rende protagonista di controlli al limite, Maldonado si impone in testa alla classifica stabilendo di fatto il primato in 1.27.476, seguito a pochi millesimi da Rosberg. A questo punto la pista sembra ormai pronta per le slick, il giudice di gara infatti da via libera all’uso del DRS. Neanche il tempo di pensarci che un nuovo acquazzone inonda il tracciato, costringendo tutti a rientrare e ad abortire i tentativi con le mescole d’asciutto.
Con pista nuovamente molto bagnata, impossibile migliorare i tempi su giro; alcuni come Senna, Raikkonen e Rosberg rientrano con gomme intermedie, mentre i due della Sauber, apparsi sempre veloci nei minuti precedenti, montano addirittura le full wet. Condizioni critiche, pista insidiosa che inizia a mietere le prime vittime: Ricciardo è il primo, arrivando lungo alla Sachs curve e insabbiandosi con la sua Toro rosso.
Ben più vistoso è l’errore del beniamino di casa, Shumacher, che pizzica il cordolo esterno all’uscita della curva 12 perdendo il controllo della sua Mercedes e finendo a sbattere a velocità piuttosto sostenuta contro le barriere. Danni vistosi all’anteriore e al posteriore, per fortuna pilota incolume, che osserva scuro in volto la sua vettura mentre viene trascinata via dal carro attrezzi.
Bandiera rossa, sessione finita. Maldonado così rimane al comando, seguito da uno stakanovista Rosberg con ben 26 giri all’attivo, Vettel, Perez, Grosjean, Hulkenberg, Grosjean, Ricciardo, Button, Webber e Raikkonen. Una classifica che lascia il tempo che trova, con tanti big quali Alonso, Hamilton e Shumacher nei margini bassi della graduatoria. Problemi ai freni per l’HRT di De la Rosa, costretta ai box fino ai minuti finali.
Il weekend di Hockenheim si sta rivelando del tutto simile a quello, bagnatissimo, inglese. Ai team non resta altro che sperare in condizioni migliori per le prossime giornate, anche se le previsioni per le qualifiche parlano ancora di pioggia.
1 – Pastor Maldonado – Williams – 1:27.476 – 14 giri
2 – Nico Rosberg – Mercedes – 1:27.564 – 24 giri
3 – Sebastian Vettel – Red Bull – 1:27.902 – 24 giri
4 – Sergio Perez – Sauber – 1:28.402 – 26 giri
5 – Romain Grosjean – Lotus – 1:28.420 – 20 giri
6 – Nico Hülkenberg – Force India – 1:28.495 – 22 giri
7 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – 1:28.513 – 23 giri
8 – Jenson Button – McLaren – 1:28.516 – 16 giri
9 – Mark Webber – Red Bull – 1:28.877 – 21 giri
10 – Kimi Räikkönen – Lotus – 1:29.327 – 22 giri
11 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – 1:29.364 – 26 giri
12 – Felipe Massa – Ferrari – 1:29.719 – 15 giri
13 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:29.785 – 24 giri
14 – Charles Pic – Marussia – 1:30.090 – 19 giri
15 – Timo Glock – Marussia – 1:30.220 – 16 giri
16 – Bruno Senna – Williams – 1:30.291 – 22 giri
17 – Heikki Kovalainen – Caterham – 1:30.331 – 26 giri
18 – Paul di Resta – Force India – 1:30.437 – 14 giri
19 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:30.617 – 16 giri
20 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:31.207 – 20 giri
21 – Vitaly Petrov – Caterham – 1:32.241 – 22 giri
22 – Narain Karthikeyan – HRT – 1:32.349 – 17 giri
23 – Michael Schumacher – Mercedes – 1:32.777 – 18 giri
24 – Pedro de la Rosa – HRT – 1:42.566 – 8 giri