formula_1113Come nel primo turno di questa mattina, è la pioggia la vera protagonista della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone. Nonostante le previsioni meteo lascino intendere che il resto del weekend riserverà analoghe condizioni (anzi, forse proprio per risparmiare i soli tre set di gomme full wet a disposizione), i piloti assistono alla maggior parte dell’ora e mezza di prove all’asciutto nei loro box. (continua...)

 

Solo sul finale, quando il cielo regala una provvisoria tregua della pioggia, la maggior parte dei team manda in pista i propri portacolori per approfittare del treno extra di gomme intermedie a disposizione nelle libere. I pochi minuti in cui la pista è in condizioni più praticabili vengono però interrotti a metà da un incidente di Bruno Senna, che finisce nelle barriere alla Chapel dopo aver perso il controllo della vettura in aquaplaning sulla linea bianca.

I commissari non possono far altro che esporre la bandiera rossa, riprendendo comunque la sessione appena una decina di minuti più tardi. Sul finale, vista l’intensificazione della pioggia, alcuni team tornano sulle full wet. Ma nel frattempo Lewis Hamilton ha il tempo di togliersi una soddisfazione: chiudere davanti a tutti la prima giornata sul suo circuito di casa, fermando i cronometri su 1:56.345. Alle sue spalle chiude, staccato di appena 129 millesimi, Kamui Kobayashi, seguito dalle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg.

Le prime sei posizioni sono monopolizzate tutte dalle stesse squadre, visto che l’altra Sauber di Sergio Perez si piazza quinta e l’altra McLaren di Jenson Button sesta. Positivo il settimo posto per la Caterham di Heikki Kovalainen, davanti a Kimi Raikkonen, Nico Hulkenberg (al debutto oggi dopo aver lasciato la macchina in mattinata al collaudatore Jules Bianchi) e Fernando Alonso. Il ferrarista spagnolo, che questa mattina aveva percorso solo pochi giri con prove di partenza in corsia box e nessun tempo cronometrato, nel pomeriggio risale la graduatoria.

Ma il finale della sessione per lui è tutto da dimenticare: a tempo ormai scaduto, Alonso perde infatti il retrotreno in accelerazione in uscita dalla Stowe e finisce contro il muro di gomme rompendo l’ala anteriore. Quella dell’iberico è stata solo una (tra le più violente) delle numerose escursioni fuori pista causate dalle complesse condizioni dell’asfalto. Sebastian Vettel chiude solo 13°, a oltre tre secondi dal miglior tempo di Hamilton. Felipe Massa è 15°, mentre Mark Webber non ha fatto registrare neanche un tempo cronometrato.

1 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:56.345 – 8 giri
2 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:56.474 – 16 giri
3 – Michael Schumacher – Mercedes – 1:56.545 – 12 giri
4 – Nico Rosberg – Mercedes – 1:56.567 – 9 giri
5 – Sergio Perez – Sauber – 1:57.493 – 13 giri
6 – Jenson Button – McLaren – 1:57.948 – 9 giri
7 – Heikki Kovalainen – Caterham – 1:58.580 – 10 giri
8 – Kimi Räikkönen – Lotus – 1:58.897 – 8 giri
9 – Nico Hülkenberg – Force India – 1:58.943 – 12 giri
10 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:59.015 – 14 giri
11 – Paul di Resta – Force India – 1:59.429 – 9 giri
12 – Pastor Maldonado – Williams – 1:59.472 – 6 giri
13 – Sebastian Vettel – Red Bull – 1:59.476 – 10 giri
14 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – 1:59.854 – 7 giri
15 – Felipe Massa – Ferrari – 2:00.565 – 7 giri
16 – Timo Glock – Marussia – 2:00.820 – 11 giri
17 – Bruno Senna – Williams – 2:01.099 – 6 giri
18 – Vitaly Petrov – Caterham – 2:01.348 – 12 giri
19 – Charles Pic – Marussia – 2:03.719 – 8 giri
20 – Narain Karthikeyan – HRT – 2:04.774 – 8 giri
21 – Romain Grosjean – Lotus – nessun tempo – 1 giro
22 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – nessun tempo – 2 giri
23 – Mark Webber – Red Bull – nessun tempo – 1 giro
24 – Pedro de la Rosa – HRT – nessun tempo – 0 giri

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