
Il ministro dell’economia del Belgio, Jean-Claude Marcourt, chiede però ora chiarimenti e lancia un ultimatum alla FIA e alla delegazione francese: “Siamo nel 2012 e ancora non ci è giunto nulla. Aspettiamo ancora una risposta dalla Francia, ma in quattro o cinque settimane massimo, sarà necessario risolvere la questione. Vogliamo certezze, vogliamo capire cosa sta succedendo”.
La notizia, ancora in attesa di essere ufficializzata, che il Gran Premio del Belgio diventi un evento biennale ha tuttavia provocato come prevedibile, malumori e scetticismi non solo tra gli appassionati più conservatori ma anche tra gli addetti ai lavori. L’australiano della Red Bull Mark Webber ha accolto la quasi certa alternanza con scarso entusiasmo, al punto di apostrofare la decisione “un’idea di merda”, mentre Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli, in tono più riflessivo e democratico, tramite il suo profilo Twitter ha invitato i vertici della F1 a lasciare stare lo storico circuito delle Ardenne.