
Un’idea questa, portata avanti con convinzione dal presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, ma che sembrerebbe trovare ora favorevole anche il numero uno della F1, Bernie Ecclestone. Una manovra, quella del neo 81enne, subdola e calcolata secondo i ben informati, con il solo scopo di amicarsi la Scuderia di Maranello, vero perno centrale della famiglia dei costruttori, per orientarla verso il rinnovo del Concorde Agreement, che scadrà a fine 2012. Con il conseguente coinvolgimento anche delle altre scuderie.
Incrementare lo spettacolo e incoraggiare l’ingresso di nuovi sponsor, le motivazioni secondarie che si nasconderebbero dietro la volontà del patron della F1 di suffragare la proposta della Ferrari, accolta tuttavia con malanimo soprattutto da Williams, Red Bull e McLaren.
In che modo la Ferrari ed Ecclestone proveranno a far cambiare idea a queste squadre? Gli argomenti a favore dell’impiego della terza vettura non mancano. La cessione telaistica ai cosiddetti team più piccoli innanzitutto, offrirebbe la possibilità per i top team di disporre di una scuderia satellite dove far crescere giovani piloti, facendogli accumulare esperienza. Senza contare che i team minori, sarebbero in questo modo in grado di schierare in pista macchine maggiormente competitive, seppur con un anno di anzianità, con costi di progettazione e sviluppo ben più ridotti. Domani prenderà il via il dibattito, ma la strada verso il verdetto finale è ancora lunga.