formula_941Con due soli appuntamenti mancanti, la stagione 2011 di Formula 1 sta ormai volgendo verso il termine, con le squadre che già da qualche mese sono impegnate a pianificare il prossimo campionato del mondo. Proprio questa settimana, per la precisione giovedì i responsabili delle scuderie del circus si incontreranno a Ginevra, nella riunione della Commissione F1, per discutere di alcuni argomenti che hanno tenuto banco nelle scorse settimane.(continua...)

Innanzitutto la questione delle denominazioni di alcuni team, con in particolare la lunga diatriba fra le due Lotus per la legittima proprietà del marchio della storica scuderia inglese; alla fine l’accordo è stato raggiunto, e proprio in Commissione dovrebbe essere ratificato il passaggio da Team Lotus a Caterham, con l’attuale Lotus Renault che sarà ufficialmente l’erede della creatura di Colin Chapman.

Anche la Virgin cambierà identità, assumendo il nome di Marussia in onore alla casa automobilistica russa che è il principale sponsor del team fondato da Richard Branson; ma dalla scuderia hanno precisato che i telai delle monoposto continueranno a chiamarsi Virgin.

Chi invece sembra destinata a non averla vinta è la Red Bull, la quale avrebbe intenzione di indicare i propulsori che spingono la RB7 non con il nome Renault, che fornisce appunto i motori alla scuderia anglo-austriaca, ma con quello Infiniti, per rendere più evidente il legame con il marchio di auto di lusso della Nissan. Dalla Renault però è arrivato il no a questa operazione: “Non credo che si possa cambiare nome artificialmente, per ragioni di marketing; se siamo noi a fornire la tecnologia, non ha senso dire che sia la Infiniti a farlo”, ha dichiarato il presidente Carlos Ghosn, il quale risponde anche alle voci che danno per vicino un ritorno della Renault in veste di costruttore: “Certamente siamo pronti ad agire a seconda delle circostanze, tuttavia non prevedo cambi nella nostra strategia per i prossimi 3-5 anni. Per adesso ci va bene fare da partner ad altri team”.

Altra questione tutta da discutere riguarda il supporto che alcuni grandi team stanno fornendo, ormai da qualche stagione, ad altre scuderie da centro-classifica in giù, ridefinendo il concetto di “costruttore”; sotto osservazione è finita, in particolare, la partnership fra McLaren e Force India le quali, secondo Ecclestone e la Ferrari, starebbero violando la definizione esistente.

Vijay Mallya, boss della squadra indiana che da Woking acquista trasmissione e sistema idraulico, non ci sta e rispedisce le accuse ai mittenti: “La nostra collaborazione con la McLaren è perfettamente nella norma; sono sicuro che se avessimo violato le regole, le lamentele nel paddock sarebbero iniziate molto tempo fa, anziché solo ora”. Un incontro che si annuncia quindi movimentato, e che facilmente potrebbe arroventarsi ancora di più se nel dibattimento entrerà anche la questione del tetto di spesa che le scuderie devono rispettare.

www.422race.com