
A rivelare questi sviluppi è stato il quotidiano sportivo francese “L’Equipe”, per il quale la giornata di domenica è stata una grande data per gli sport a motore transalpini, grazie, appunto, all’intenzione di Ecclestone di far tornare il circus in Francia.
Dal canto loro, gli organizzatori di Spa hanno tenuto a precisare che la presenza della gara belga è, come da contratto, prevista fino al 2013, ma hanno aggiunto che gli sviluppi sembrano portare, appunto, verso un’alternanza.
Non si tratterà, comunque, di un ritorno a Magny Cours, perché l’intenzione sarebbe di correre sul circuito Paul Ricard, sul quale la Formula 1 ha già corso diverse volte in passato, l’ultima delle quali nel 1990, quando ad aggiudicarsi la corsa fu l’idolo di casa Alain Prost, al volante della Ferrari.
Un’altra notizia riguarda ancora più direttamente il futuro di Spa-Francorchamps: i problemi economici relativi alla sua organizzazione non sono certo un mistero, al punto che Gerard Lopez, proprietario della Renault attraverso il fondo d’investimenti Genii Capital, sarebbe intenzionato a chiedere al locale governo vallone, proprietario dell’autodromo, di acquistarlo.
“E’ una pista grandiosa, e ci sarebbero molte più possibilità di sfruttarla. Ovviamente si potrebbe sviluppare un piano insieme alle istituzioni della regione”, ha dichiarato Lopez al quotidiano lussemburghese “Tageblatt”, confermando poi di essere pronto a intavolare una trattativa: “Se dovessero essere disposti ad ascoltare proposte, perché non provarci?”.
A frenare gli entusiasmi di Lopez e della Genii, però, è intervenuto il direttore generale della pista belga, Pierre-Alain Thibaut, al quale l’eventualità non pare andare molto a genio: “Non è possibile che accada una cosa del genere, il circuito è troppo importante economicamente per la regione”.
Insieme a tanta decisione, Thibaut ha però lasciato aperto un piccolo spiraglio che servirà a non spegnere del tutto le speranze degli interessati: “Naturalmente tutto può accadere, ma, a mio parere, non è la strada giusta da seguire”.
Forse è così, ma tutto ciò che può servire a non far sparire dal calendario il GP più bello della stagione, è sicuramente benvenuto.