formula_847In principio fu Lewis Hamilton. Il trapelamento delle chiacchierate, avvenute nello scorso week end a Montrèal, con i responsabili di Red Bull e Ferrari Chris Horner e Stefano Domenicali, hanno dato subito il via a ipotesi di cambio di scuderia per il pilota inglese, alla scadenza del contratto che lo lega alla McLaren, a fine 2012. (continua...)

Logico che seguisse una netta smentita: sia da parte degli stessi Horner e Domenicali, che da Hamilton, prima per voce dei suoi manager, poi per bocca sua: “Conosco tutti i dirigenti del paddock, e i patron dei team; con Domenicali parlo molto spesso, mentre con Horner ci si conosce dai tempi delle serie inferiori, e già allora parlavamo. Tra l’altro, a Montrèal ho chiacchierato con diverse altre persone”, ha dichiarato l’inglese, minimizzando la portata di questi colloqui, prima di ribadire la sua fedeltà alla McLaren: “Sono molto fortunato a essere un loro pilota. Di sicuro quest’anno non sto ottenendo i risultati che desidero, ma in fin dei conti siamo l’unica squadra che è riuscita a vincere delle gare oltre alla Red Bull, quindi finchè le cose funzionano non vedo perché dovrei andarmene”.

Chi invece non se la sente di dare tutto per scontato è l’altra metà del box delle Frecce d’argento, ovvero Jenson Button. Il fresco vincitore del GP del Canada ha smentito la voce secondo la quale sarebbe ormai prossimo a firmare un rinnovo pluriennale con il team di Woking: “Potrei restare ancora per tre o cinque anni, non lo so. Per me non ha senso firmare un contratto a lunga scadenza, perché non so come mi sentirò in un futuro prossimo”, ha affermato il pilota 31enne al quotidiano svizzero “Blick”.

Non mi vedo a gareggiare a 40 anni; quello che voglio è solo correre fino a quando sarò abbastanza competitivo per vincere. La McLaren ha un’opzione su di me per il prossimo anno, questo è quanto. Molti miei colleghi non hanno esitato a sottoscrivere un accordo per tanti anni, ma io preferisco che il mio futuro sia aperto”.

Proprio per questo motivo, pilota e team non si sono ancora seduti a un tavolo per discutere della questione, anche se Martin Whitmarsh ha fatto sapere che se Jenson lo vorrà, si troverà facilmente un punto d’incontro.

Altro pilota, altro giro. Anche Mark Webber ha contribuito, la settimana scorsa, ad alimentare il fanta-mercato piloti, dichiarando di essere disponibile a rinnovare con Red Bull per un altro anno. Parole di fronte alle quali i vertici del team si sono detti pronti ad un colloquio con il pilota.

Il quale, davanti alla possibilità, ventilata dai media, di approdare invece a Maranello, si è mostrato dubbioso: “Deciderò nei prossimi mesi. La Ferrari sarebbe senz’altro qualcosa di speciale, ma credo che avrebbe più senso restare dove sono; qui mi sento bene, conosco i meccanici e vado d’accordo con loro. Comunque non c’è fretta, di tempo per parlare del rinnovo ce n’è abbastanza”, ha detto l’australiano in un’intervista alla “Sport Bild”.

Chi invece sembra avere le idee chiare e la forte intenzione di continuare a correre a lungo è Michael Schumacher. Anche in questo caso sono state alcune dichiarazioni del pilota, relative alla volontà di avere un volante anche dopo il 2012, quando scadrà il contratto con la Mercedes, a scatenare una ridda di rumors sul futuro del tedesco in Formula 1.

Ma lo stesso Schumi a provveduto a mettere a tacere le chiacchiere: “Solo speculazioni, le mie parole sono state mal interpretate. Volevo semplicemente dire che i miei risultati saranno valutati per quanto fatto nei tre anni che ho di accordo con il team, e non che sarò in Mercedes per altre tre stagioni”, ha tenuto a precisare il sette volte campione del mondo a “L’Equipe”.

Chiudendo poi con la solita frase di circostanza: “Al momento giusto parleremo del futuro”.

Comunque sia, questo ipotetico valzer di piloti dimostra che di vacanze, nel paddock, ancora non se ne parla proprio.

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