formula_816Bernie Ecclestone a cuore aperto. In un momento particolare per la Formula 1, con le insinuazioni su un possibile cambio della guardia al timone della categoria, il boss mette in piazza i suoi pensieri, affrontando diverse questioni della F1 attuale. (continua...)

A cominciare dalle reali possibilità di recupero del GP del Bahrain, presente in calendario come prova d’apertura della stagione in corso, ma rimandato a data da destinarsi, a causa dei disordini civili scoppiati nel piccolo Stato mediorientale.

Il 3 giugno, termine disposto dalla FIA per decidere se e come recuperare questo evento, si sta ormai avvicinando, ma con le tensioni ancora forti potrebbe non bastare. Difficile però che la Federazione, a quel punto, conceda un’ulteriore proroga e, di conseguenza, la gara non si farebbe, perché, come spiegato da Ecclestone “abbiamo bisogno dell’ok del Consiglio Mondiale per modificare il calendario e, per poter inserire di nuovo il Bahrein, le autorità locali devono garantire che ci siano le condizioni per correre”.

L’impressione è che serva un miracolo per salvare la gara di Sakhir, anche se sono circolate le ipotesi sul periodo in cui potrebbe essere collocato: la più probabile sembra essere il 30 ottobre, data in cui è in programma il GP dell’India, il quale verrebbe posticipato al 4 dicembre, come appuntamento di chiusura del campionato.

Il boss sposta poi la sua attenzione sulla questione riguardante il Patto della Concordia, riferendosi in particolare alle parole di Luca di Montezemolo, secondo il quale la Ferrari e gli altri team potrebbero abbandonare la Formula 1 alla scadenza dell’attuale accordo.

Ma sì, sappiamo tutti che Luca è un tipo molto emotivo. La Ferrari ha detto spesso che ci avrebbe lasciato, ma quante volte lo ha fatto realmente?”, ha dichiarato il grande capo al quotidiano svizzero “Blick”.

Ecclestone ha poi proseguito affermando di confidare che un nuovo accordo si troverà: “La CVC ha acquistato la F1, pagando fior di quattrini, in un momento ben peggiore di questo, cioè quando non esisteva alcun accordo con i team, che minacciavano di andarsene altrove. Il rischio adesso è molto più basso”. Ma come rispondere alle richieste delle scuderie, che vorrebbero aumentare la loro fetta di guadagno dal 50 al 70%?

Se lo scordino! Negli ultimi cinque Patti della Concordia hanno sempre voluto più soldi, ma non vi è alcuna possibilità che arrivino a intascarsi il 70% delle entrate”, è la risposta perentoria dell’80enne inglese.

Passando a questioni più tecniche, Ecclestone rivolge un plauso alla Pirelli: “Bisogna solo ringraziarli per aver accettato di produrre pneumatici che si degradano presto. Bridgestone e Michelin, preoccupate per la loro immagine, si sono rifiutate di farlo; loro invece sono stati coraggiosi, e se lo spettacolo è migliorato lo si deve per il 90% alle gomme”.

Meno importanti, a giudizio di Bernie, si sono rivelate le altre novità regolamentari introdotte quest’anno: “L’effetto dell’ala mobile non mi sembra del tutto chiaro, mentre il KERS non è stato pensato per aiutare i sorpassi ma, in tutta franchezza, solo per dare un’immagine più “verde” della Formula 1 al di fuori di essa”.

E proprio l’intenzione di rendere più ecocompatibile la F1 del futuro, continua a non andare proprio giù al vecchio boss: “La tecnologia rispettosa dell’ambiente va bene per le vetture turismo, che si vedono anche in strada. In Formula 1, inoltre, il più grosso consumo di carburante è dovuto non alle monoposto, ma agli spettatori, che vengono in automobile a vedere le gare. Ma provate a dire a un organizzatore di vendere il 10% di biglietti in meno!”.

Infine un pensiero a Michael Schumacher. Dopo averne caldeggiato il ritorno alle corse, Ecclestone si dice molto deluso dai risultati ottenuti dal tedesco finora: “Non me lo aspettavo, sono sorpreso. Mi piacerebbe vederlo su una Red Bull, perché non è facile capire la reale competitività della Mercedes; anche se bisogna ammettere che, rispetto a Rosberg, i suoi risultati non sono buoni”, ha dichiarato con sincerità l’inglese.

Che ha chiuso però con un augurio a Schumi: “E’ comunque un combattente, e io sarò il primo a essere felice quando riuscirà a battere Vettel”.

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