renault_186A circa dieci giorni dall’avvio del mondiale, non sono solo i team ad essere alle prese con gli ultimi accorgimenti, in vista dello spegnimento dei semafori di Melbourne. (continua...)

La FIA, infatti, a seguito di una riunione avvenuta a Barcellona in occasione degli ultimi test, fra il capo dei commissari in pista, Charlie Whiting, e i rappresentanti delle scuderie, ha comunicato la zona del tracciato, per i primi tre GP stagionali, in cui ai piloti sarà permesso di usare la tanto chiacchierata ala posteriore mobile, novità tecnica regina del 2011.

Partendo ovviamente dal primo, nel circuito di Albert Park i sorpassi con l’ausilio del dispositivo saranno consentiti sul rettilineo dei box; dato che però questo non è molto lungo, il gap fra una vettura e quella che insegue sarà rilevato alla terz’ultima curva. Distacco che, lo ricordiamo, non dovrà essere superiore a un secondo.

L’ala mobile potrà essere attivata solo in uscita dall’ultima curva, per poi essere riportata in posizione rigida prima di affrontare la frenata alla fine del rettilineo. Nel caso del tracciato australiano, la zona di sorpasso sarà quindi leggermente superiore rispetto ai 600 metri previsti dal regolamento.

La soluzione prevista per la prima gara non ha convinto Sebastian Vettel, secondo il quale è difficile far capire agli spettatori come realmente funzioni il dispositivo, oltre alle regole che ne determinano l’utilizzo: “Poniamo che io mi trovi a oltre un secondo da chi mi precede, nel punto designato per il rilevamento del distacco, ma poi riesca ad avvicinarmi subito dopo, non avendo però a questo punto il permesso di premere il pulsante; come si fa a spiegarlo al pubblico?”, si interroga il Campione del Mondo in carica, aggiungendo di non essere d’accordo nemmeno sul fatto che la “zona ala-mobile” sarà diversa per ogni pista.

Ad esempio, in Malesia la scelta è caduta sul lungo rettilineo dei box, con il punto di rilevamento del distacco situato in prossimità dell’ultima curva prima del traguardo; in Cina, invece, il distacco sarà registrato prima della curva 13, mentre l’area per l’uso dell’ala mobile è stata collocata fra la stessa curva 13 e la 14, in mezzo alle quali è presente uno dei rettilinei più lunghi di tutto il campionato.

Al contrario di Vettel, Charlie Whiting non crede che ci saranno difficoltà per i tifosi nel comprendere il funzionamento dell’ala mobile: “Non vi è alcuna ragione di pensare che gli spettatori saranno confusi, perché le cose saranno molto semplici: ci saranno delle indicazioni sul punto designato per il rilevamento del distacco, oltre a una linea che attraverserà il tracciato nel punto in cui ai piloti sarà consentito premere il pulsante”, ha affermato Whiting, aggiungendo che ci saranno degli “aiuti” anche per chi assisterà alle gare da casa: “Alle emittenti televisive verrà inviato un segnale ogni volta che il dispositivo sarà in uso, e questo verrà visualizzato sugli schermi televisivi”.

Whiting ha voluto poi mettere in guardia dall’usare l’ala mobile in situazioni al di fuori di quella consentita: “Sono previste sanzioni severe”, ha tuonato, affermando però che i piloti saranno in grado di riavviare il funzionamento del dispositivo in caso di malfunzionamento elettronico.

Nella stessa riunione di Barcellona alcuni team, in particolare la Red Bull, hanno avanzato la proposta di non consentire l’uso dell’ala mobile nelle prove libere e nelle qualifiche. Ipotesi contro la quale si sono schierate Ferrari e McLaren. Con una motivazione molto semplice, secondo il capo dei commissari: “Credo che Maranello e Woking si oppongano perché hanno messo a punto dei sistemi che consentono ai piloti di gestire il funzionamento del dispositivo in modo piuttosto agevole”, ha detto Whiting, aggiungendo che la Federazione affronterà di nuovo la questione con i team in tempo per le prove libere del weekend australiano; l’ipotesi è che a Melbourne una parte della prima sessione del venerdì possa essere riservata esclusivamente a prove di utilizzo dell’ala mobile.

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