formula_692Gerhard Gribkowsky, il banchiere accusato di aver ricevuto una mazzetta di 50 milioni di dollari per aver favorito la vendita dei diritti commerciali della Formula 1 cinque anni fa, è stato arrestato. L’accusa della procura di Monaco è di corruzione, rivelazione di segreti e frode fiscale. (continua...)

All’epoca, Gribkowsky era dirigente del settore gestione rischi della banca pubblica regionale Bayerische Landesbank. Fu lui ad occuparsi, a nome dell’istituto di credito tedesco, dell’investimento del 75% dei diritti commerciali della Formula 1 in cui si ritrovò invischiato insieme ad altre due banche (JP Morgan Chase e l’ormai tragicamente famosa Lehman Brothers) dopo lo spettacolare crac del gruppo Kirch.

La BayernLB, rispetto alle altre due banche, aveva inoltre un altro vantaggio: quello di possedere il 100% del diritto di voto. E fu proprio l’istituto bavarese ad aprire le danze della vendita alla londinese CVC Capital Partners, una compagnia finanziaria che gestisce fondi di investimento, specializzata nella compravendita di società da cui ricavare importanti profitti. Ai primi di dicembre 2005, vendette la sua quota del 46,65% alla Alpha Prema, una controllata della CVC, stabilendo però che il controllo operativo sarebbe rimasto nelle mani di Ecclestone.

Il caso è tornato di attualità quando Gribkowsky ha realizzato una fondazione privata austriaca di beneficienza dal quasi impronunciabile nome Sonnenschein Privatstiftung, sollevando numerosi dubbi sull’origine della sua fortuna. I pubblici ministeri bavaresi sostengono che i 50 milioni di dollari (circa 38 milioni di euro) sarebbero stati un regalo di ringraziamento giuntogli sottobanco.

Nessuna indicazione su chi possa averglieli pagati, anche se una portavoce della procura spiega che Gribkowsky ricevette il denaro “in pagamenti sotto forma di due contratti di consulenza”. La CVC, dal canto suo, si è inizialmente rifiutata di commentare, per poi dichiarare in un comunicato di “non sapere, nè essere coinvolta, in alcun pagamento a Mr. Gribkowsky nè a chiunque altro a lui collegato in relazione all’acquisizione della Formula 1 da parte di CVC”.

Lo stesso Gribkowsky, interrogato dalla “Süddeutsche Zeitung”, non ha saputo dare “alcuna spiegazione plausibile” sulla provenienza del denaro. Ora, sempre secondo lo stesso giornale, rischia una pena da 5 a 10 anni di carcere.

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