formula_685Maurizio Flammini, promoter del proposto Gran Premio di Roma, parla di “almeno altri trenta circuiti che premono per entrare in F1″. La cifra potrebbe essere sovrastimata, ma una cosa è certa: la lista d’attesa per l’ingresso nel circus iridato continua ad ingrossare sempre di più le sue fila. (continua...)

Gli ultimi stati a lanciare la loro candidatura in ordine di tempo sono l’Ucraina e il Vietnam. Gli ufficiali di Kiev hanno annunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa, i programmi per la costruzione di una nuova pista internazionale da 5,2 km, che dovrebbe essere ultimata nei prossimi anni.

Il costo, come ha rivelato il presidente dell’amministrazione regionale, Anatoliy Prysiazhniuk, si aggirerebbe intorno al miliardo di dollari. “Costruiremo una pista internazionale nei distretti di Polissia e Ivankiv per ospitare competizioni internazionali,” ha dichiarato al “Kyiv Post”.

Prysiazhniuk ha fatto sapere anche di aver già trovato un investitore per realizzare il complesso, che comprenderà anche alberghi e altre strutture turistiche. “Ho visto il progetto ed esperti europei l’hanno valutato,” spiega. “Il progetto è stato abbozzato da un danese che ha costruito le piste negli Emirati, a Singapore e in altre nazioni. La pista sarà all’altezza degli standard più moderni.”

I lavori potrebbero cominciare già il prossimo anno, anche se le intenzioni di Bernie Ecclestone restano tutte da vedere, specialmente con l’ingresso in calendario della Russia in vista: il primo Gran Premio di Sochi è in programma già dal 2014.

Per il Vietnam, invece, siamo ancora a livello di voci: si parla di una pista nell’area del porto di Nha Trang, nel sud della nazione, a circa 250 km ad est di Ho Chi Minh City. Negli ultimi giorni, la zona è stata visitata da Hans Geist, ex direttore generale dei circuiti dei Gran Premi d’Austria e del Bahrein.

Il 52enne austriaco getta però acqua sul fuoco: “La mia missione solitamente è quella di informare le parti interessate alla Formula 1 su ciò che serve per costruire una pista che rispetti gli standard della FIA e per organizzare un GP,” spiega Geist. “Direi che di tutti i miei incontri informativi forse il 10% diventano progetti seri. In Vietnam, il mio lavoro è stato puramente informativo.”

Ma non è finita: Geist, infatti, ha parlato di altre nazioni che sarebbero interessate alla Formula 1, citando la Bulgaria, la Romania, il Sud Africa, l’Argentina e il progetto della Cina di costruire un altro tracciato oltre a quello di Shanghai. Verso una Formula 1 ancora più mondiale.

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