
Per aver rilasciato in maniera pericolosa dal proprio box la vettura di Robert Kubica, mentre sopraggiungeva Adrian Sutil (l’episodio è culminato in un contatto), la Renault è stata multata di 50.000 dollari, oltre ad aver subito lo stop&go di dieci secondi nel corso della gara. Una multa analoga è stata inflitta alla Mercedes per non aver montato correttamente la ruota posteriore destra della vettura di Rosberg, che ha travolto un meccanico della Williams.
Ancora peggio è andata a Michael Schumacher, che mentre veniva sorpassato da Rubens Barrichello al penultimo giro ha stretto pericolosamente il brasiliano (lo ha “illegittimamente impedito”, come si legge nella nota ufficiale) verso il muretto dei box. La sanzione comminata al tedesco è un arretramento di dieci posizioni nella griglia di partenza della prossima gara, prevista a fine agosto a Spa-Francorchamps.
Tra gli addetti ai lavori c’è anche chi avrebbe voluto una penalità più severa. “Per me ci sarebbe voluta la squalifica per una gara,” sostiene il direttore tecnico della Lotus, Mike Gascoyne. “L’incidente poteva essere orribile: non sa mai quando è ora di lasciar perdere,” aggiunge il suo ex rivale David Coulthard, oggi commentatore e pilota del DTM. “Mi sono venuti i brividi,” ha detto un altro ex pilota, Anthony Davidson, “poteva essere letale.”
Commenti altrettanto pesanti quelli del diretto interessato. “Avrebbero dovuto squalificarlo,” spiega Barrichello. “E’ la manovra più pericolosa contro di me che io ricordi.” “Sappiamo che alcuni piloti hanno un certo modo di pensare e poi c’è Rubens,” gli ha risposto Schumacher. “Gli ho reso ovvio che dovesse spostarsi dall’altro lato, dove c’era più spazio, ma ha preferito non farlo. L’ho stretto un po’ ma non ci siamo toccati, penso che ci fosse ancora sufficiente spazio.”
“Sta portando nel presente un problema del passato,” ha aggiunto Barrichello. “La sua visione è che io sia un piagnone. Ma cosa ne pensa il pubblico?”