
Domenica, però, Charlie Whiting si è dimostrato aperto all’idea di modificare i test di flessibilità, data l’evidenza delle riprese che mostravano una flessione anomala delle ali della Red Bull. Secondo le ultime indiscrezioni, nella serata successiva al Gran Premio d’Ungheria ai team sarebbe stato anticipato che, a partire dalla prossima gara in Belgio, saranno previste delle prove più severe.
Attualmente sono previsti dei test statici con l’applicazione di 50 kg su ciascuna delle paratie e una massima flessione ammessa è di 10 mm. Ma questa forza risulta molto inferiore ai carichi aerodinamici sviluppati dalle ali con la vettura in movimento. L’articolo 3.17.8 del regolamento tecnico concede alla FIA “il diritto di introdurre ulteriori test su qualsiasi parte del telaio che appare (o è sospettata di) muoversi mentre la vettura è in movimento.”
I nuovi test dovrebbero prevedere una forza raddoppiata e per questo Red Bull e Ferrari potrebbero essere costrette a modificare il progetto dei propri alettoni in previsione della gara di Spa-Francorchamps prevista a fine mese. Il vincitore dell’ultima gara in Ungheria, Mark Webber, ritiene comunque poco rilevanti le polemiche su questo tema.
“Quando alla gente non piace ciò che vedono sul cronometro, devono giustificare la loro posizione,” ha spiegato. “Sono sotto pressione per ottenere risultati e in questi casi vengono distrutti, è così. Non bisognerebbe mai penalizzare delle soluzioni ingegnose frutto del buon lavoro di alcuni tecnici, ma a volte capita proprio questo.”