bridgestone_37La Bridgestone ha annunciato che cesserà di essere il fornitore del campionato del mondo di F1 dopo la stagione 2010, a causa della situazione economica attuale. "La Bridgestone annuncia che non firmerà nessun nuovo contratto di forniture di pneumatici col campionato del mondo di F1 della FIA. Il contratto attuale scade alla fine della stagione 2010," ha indicato il gruppo in un comunicato. (continua...)

Makoto Shiomi, porta-voce della Bridgestone, ha evocato "l’evoluzione del mondo degli affari" e il "bisogno di dirigere le risorse verso la ricerca e lo sviluppo."

La Bridgestone ha stimato che la sua collaborazione col mondo della F1 "ha contribuito a fortificare la propria marca facendo conoscere la Bridgestone come un leader nell’industria mondiale del pneumatico,", ma ormai "ha raggiunto i propri obiettivi."

La Bridgestone è l’ultima grande azienda a prendere le distanze nei confronti degli sport automobilistici a causa della crisi economica. La Toyota ha già annunciato che non accoglierà più il GP del Giappone a Fuji a partire dal 2010. La rivale Honda aveva venduto la propria squadra a Ross Brawn.

"Non penso che hanno lasciato lo sport automobilistico a causa delle brutte condizioni economiche," ha affermato Tatsuya Mizuno, direttore dei consulenti di Mizuno Credit Advisory a Tokyo. "Il concetto di vettura non è più quello di prima. Un’auto era giudicata sulla velocità, le prestazioni, il design e lo stile. Era questo che attirava i giovani consumatori e vincere in F1 era ciò che la gente amava fare. Ma adesso le vetture devono rispettare l’ambiente, consumare poco carburante ed essere sicure. Far parte della F1 implica molti costi. Diventa troppo caro rispetto ai bisogni delle aziende."

Nel 2009 la Bridgestone ha fabbricato 40.000 pneumatici di F1 per dieci scuderie nella sua fabbrica di Kodaira, nella periferia di Tokyo.

 

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