Le squadre 2002:
JORDAN
Anno 2002... anno zero.
La Jordan sembra dover ripartire da zero sul serio.
Dopo la bellissima stagione 1999 dal team irlandese si aspettava il balzo definitivo
anche alla luce dell'accordo con la Honda per la fornitura dei motori. Invece,
per le più disparate (e spesso sconosciute) ragioni si è registrato un preoccupante
regresso proprio nel momento del confronto diretto con la B.A.R.
Ora la Honda appare una scomoda pietra di paragone, una spada di Damocle piuttosto
che un valido sostegno tecnologico.
Con una struttura tecnica tutta da reinventare nell'organico
per via delle numerose defezioni registratesi, il ritorno di Fisichella e ancora
qualche problema a chiudere il budget necessario, il 2002 potrebbe essere l'anno
della svolta, nel bene o nel male.
In gioco non c'è solo l'accordo con la Honda (che presto deciderà sui suoi programmi
- se non l'ha già segretamente fatto) ma l'immagine della squadra anche in funzione
di una diversa fornitura ufficiale in alternativa.
La scommessa è fare bene nonostante le difficoltà cercando prima di tutto di risolvere i problemi in assetto da gara che hanno afflitto la EJ12 per tutto l'anno e sfruttare nel migliore dei modi il nuovo Honda con V allargata.
Prima uscita in sordina in attesa della presentazione ufficiale
con una serie di giri di collaudo nella pista bagnata di Silverstone.
Un'auto da corsa deve esere soprattutto veloce, la bellezza è un opzional...
In effetti la nuova Jordan non brilla certo per doti estetiche anche se la colorazione
definitiva, come ormai tradizione, sarà certamente accattivante.
La nuova Jordan appare profondamente rivista; praticamente ogni sua parte è stata modificata. Colpisce il telaio molto alto che scende repentinamente con un musetto spiovente, squadrato e stretto decisamente diverso dalla penetrante punta della vettura precedente. Le fiancate sembrano abbastanza simili ma in realtà sono state modificate nel disegno delle prese d'aria che ora sono molto più grandi e per essere meno arrotondate davanti per adottare una conformazione più classica. Le alette posteriori sono uguali ma certamente sono provvisorie così come l'alettone anteriore (si intuisce dai montanti verticali in luogo di quelli a V rovesciata).
Diversa anche la forma della presa d'aria per il motore che ora è più rotondeggiante.
Scheda Tecnica
La squadra inglese non ha diramato dati tecnici ufficiali.