Il Gran Premio di Francia visto alla TV - di Paolo Baldinotti




La partenza è regolare. Nessun pilota dello schieramento è stato arretrato dai commissari per interventi tecnici in regime di parco chiuso o problemi durante i giri di qualifica. Allo start scatta bene Fernando Alonso dalla pole position davanti a Schumacher che partiva dalla P2. Alle loro spalle scatta molto bene Jano Trulli che aveva registrato il 5° tempo superando Coulthard (3°) e Button (4°). Nel curvone Estoril e nel lungo rettilineo successivo si cercano le scie per guadagnare qualche posizione ma i primi cinque mantengono l'ordine (Alonso, Schumacher, Trulli, Button e Coulthard).




Al via è invece scattata molto lentamente la Toyota di Panis che viene sfilata da tutti gli altri piloti ritrovandosi ultima. Nella seconda foto ecco Trulli al momento dello start che gli permetterà di guadagnare due posizioni importanti.


In coda al gruppo Panis cerca di recuperare e attacca le vetture che lo precedono che sono teoricamente più lente. Dopo le Minardi attacca Heidfeld alla staccata Adelaide all'esterno ma il tedesco resiste agevolmente.



Alonso conduce la gara davanti a Schumacher. Nei primi giri lo spagnolo frutta le caratteristiche delle sue gomme Michelin con un ritmo superiore a chiunque, riuscendo ad aumentare il suo vantaggio sugli inseguitori. Dopo alcune tornate a ritmo infernale è invece Schumacher a recuperare un pò del gap avvicinandosi alla Renault. In ogni caso i due battistrada riescono a condurre un ritmo velocissimo per ogni altro avversario e crearsi un ampio margine di vantaggio.


 

Si arriva al momento in cui iniziano le soste. Nei giri precedenti Schumacher era riuscito a stare molto vicino ad Alonso ma senza la concreta possibilità di tentare il sorpasso. All' undicesimo giro è proprio Schumacher a sostare ai box per primo, seguito subito dopo da Raikkonen, Genè, Da Matta e Baumgartner. Nel giro seguente si fermano Coulthard e Barrichello. Alonso invece prosegue ancora.



Alla Renault i due piloti hanno una tattica simile. Trulli è il primo a fermarsi al 13° giro, Alonso invece in giro successivo. Ha effettuato tre giri in più rispetto al rivale per la vittoria. Tutte le soste avvengono senza inconvenienti di sorta.


Quando praticamente tutti i piloti si sono fermati la gara vede Alonso capofila davanti a Schumacher. Molto indietro Trulli, Button, Klien (non ancora fermato ai box) Coulthard, Montoya e Barrichello.


Al 15° giro ecco la sosta di Webber; nello stesso momento si ferma Sato per il cedimento del suo Honda (l'ennesimo) che si era fermato al box un attimo prima. Evidentemente gli istanti del rifornimento con vettura ferma hanno innalzato le temperature d'esercizio del motore, causando la rottura al restart.


Al 17°giro va in testacoda Montoya in uscita dalla chicane che precede la linea d'arrivo. Riesce a ripartire ma viene passato da Barrichello e poco dopo, da Massa e Raikkonen. E' 9° deludendo in parte le aspettative sulla sua Williams Fw26 profondamente rinnovata. In realtà l'auto ha beneficiato di ingenti modifiche, soprattutto alle pance laterali, ma la squadra non ha potuto effettuare dei test specifici a parte una rapida serie di giri funzionali. Il GP è il primo serio test per la vettura he non è ancora stata adeguatamente compresa dai tecnici del team inglese.


Piuttosto ritardata la sosta per le due Sauber di Fisichella e Mass che si fermano rispettivamente al 20° e 21° giro.



Il GP vede ancora Alonso, davanti a Schumacher, che riesce a guadagnare sul tedesco con gomme fresche per poi vedere il suo vantaggio ridursi nei giri seguenti. Qualche piccolo problema con i doppiaggi ma di fatto nessuno ei due se ne avvantaggia rispetto all'altro.




Il secondo turno di soste inizia con la sosta di Schumacher al 29° giro. Trulli si ferma al 31° e Alonso al 32°. Nonostante i giri effettuati in più è invece il tedesco della Ferrari ad avvantaggiarsi grazie ad una serie di giri molto rapidi con pneumatici nuovi.



Ecco la sosta dello spagnolo Marc Genè al box Williams al 33° giro. Genè sostituisce Ralf Schumacher che non potrà correre per molti Gran Premi a seguito dei danni fisici riportati nel tremendo incidente di Indianapolis. Il tedesco ha infatti riportato la frattura di due vertebre e dovrà sopportare un lungo periodo di calma per il completo recupero.




Dopo Sato l'altro ritiro della corsa è quello della Minardi di Baumgartner. Avviene al 31° giro per una sua uscita di pista. Il francese Olivier Panis arranca nelle retrovie riuscendo ad avere la meglio solo sulle Minardi e le Jordan. Per lui problemi di gomme ma intanto compie anche un'escursione sulla sabbia arrivando troppo lungo in staccata.


Dopo i due di testa c'è un terzetto interessante Trulli, Button e Barrichello sono piuttosto vicini e lottano per arrivare a podio. Comunque sia le posizioni restano abbastanza ingessate e nessuno dei due inseguitori ha modo di tentare seriamente un attacco.



Altro turno di pit stop. Il primo è Schumacher al 42° giro. Alonso torna al comando per fermarsi quattro giri dopo. Nella quarta foto la sosta di Montoya al 50° giro. Lotta per le ultime posizioni a punti; la sua gara resta da dimenticare.




Per il terzo posto la lotta comincia a diventare serrata. Si ferma Trulli e poi Barrichello, che resta dietro all'italiano della Renault. Quando è la volta di Jenson Button la sosta non è altrettanto rapida (questione di poco più di un secondo) e rientra in pista appena davanti al pilota della Ferrari. Ma Barrichello gli è vicinissimo e riesce a prendergli bene la scia per poi superarlo alla staccata Adelaide. Button cerca in qualche modo di resistere e replicare in uscita di curva grazie ad una traiettoria leggermente migliore, ma senza successo.



Nel finale della corsa è Barrichello ad avvicinarsi a Trulli. Lo pressa ma non riesce a porsi nella condizione di tentare un attacco. In effetti la Renault è più rapida sui tratti lenti e guidati tipo le chicane e soprattutto ha una migliore trazione che permette a Trulli di guadagnare qualcosa per evitare di farsi prendere la scia. La Ferrari è invece nettamente più rapida in rettilineo in fatto di velocità pura ma l'attacco non riesce.



Dopo la terza sosta di Schumacher ci si rende conto che molto probabilmente va per le quattro soste. Infatti Schumacher prosegue con un ritmo velocissimo grazie al minor carico di carburante e aumenta considerevolmente il suo vantaggio su Alonso in odo da avere sufficiente margine per il pit stop, che avviene al 58° giro. Il tedesco resta al comando fino al traguardo.



Ma l'ultimo colpo di scena avviene all'ultimo giro, anzi all'ultima staccata prima della chicane d'arrivo. Barrichello riesce a uscire meglio dalla Chateau d'eau e attaccare Trulli che non si avvede del tentativo e non chiude come avrebbe potuto fare.


La gara finisce con Michael Schumacher davanti ad Alonso e Barrichello che festeggiano sul podio. La zona punti è completata da Trulli, Button, Coulthard, Raikkonen (i due piloti portavano al debutto la nuova Mp4/19B) e Montoya. All'arrivo tutti i piloti partiti eccetto Sato e Baumgartner.