1000 KM DI SPA 1971

Come promesso parliamo di Spa '71.
Un passo indietro.
La 1000 Km di Spa è stata sempre la corsa di Sport-Prototipi che ho preferito.
Non era una classicissima come, per esempio, la 1000 Km del Nurburgring; era diventata importante solo dopo la metà degli anni '60, prima, fino al '65, era stata una 500 Km e veniva snobbata dalle grandi case che vi spedivano seconde linee.
In precedenza, a Spa, si era corsa la 24 Ore di Spa che nell'unica edizione valida per il Mondiale Marche, quella del '53, venne vinta da Farina-Hawthorn con la Ferrari 375MM. Poi la 24 Ore sarebbe diventata una corsa per vetture Gran Turismo.
Il circuito era lo stesso della F1, il vecchio Spa-Francorchamps: adrenalina pura.
Nel '70 la Porsche e la Ferrari si erano sfidate alla pari: da una parte le Gulf-Porsche 917, dall'altra le poderose 512S.
La differenza l'avevano fatta i piloti: Rodriguez aveva strabiliato nelle prove, Siffert aveva trionfato in gara.

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Fu quella l'edizione delle sportellate all'Eau Rouge fra Pedro e Jo che fecero imbestialire John Wyer e David Yorke.
Fu anche l'edizione di una delle più strane scelte del Drake che decise di richiamare, tre anni dopo il clamoroso divorzio, John Surtees per metterlo in coppia con Jacky Ickx.
La Ferrari della "strana coppia" (la prima guida del cavallino ed un cavallo di ritorno) era finita seconda e Jacky Ickx non aveva avuto, come di consueto, peli sulla lingua parlando della prestazione di Surtees.
In quel '71 invece la Ferrari si era disimpegnata dal Mondiale Marche puntando allo sviluppo della 312PB, prototipo di 3000 cc che prometteva bene, ma che non era competitiva, specialmente a Spa, con le poderose 917 di 5 litri, le Gulf-Porsche invece puntavano ancora al Mondiale, stavolta senza avversari.
Siffert aveva vinto in Argentina nel giorno della tragica fine di Giunti, Rodriguez aveva vinto a Daytona, poi Elford aveva vinto per la Martini la 12 ore di Sebring, L'Alfa, la coraggiosa Alfa di Chiti, aveva interrotto il monologo tedesco vincendo a Brands Hatch con De Adamich e Pescarolo davanti alla Ferrari di Ickx-Regazzoni, poi a Monza Rodriguez aveva nuovamente ripreso il discorso.
Alla vigilia di Spa, quindi, il Mondiale era saldamente in mano alla Gulf-Porsche che stavolta non voleva ripetere la lotta potenzialmente fratricida fra Rodriguez e Siffert che l'anno precedente aveva rischiato di compromettere la corsa di entrambi.
Yorke aveva dato il benservito alle seconde guide Kinnunen e Redman, sostituiti rispettivamente da Jackie Oliver e Derek Bell che, a detta dello stesso Yorke davano maggiori garanzie di prestazioni e soprattutto erano inglesi.
Spa era un circuito nel quale l'aerodinamica, allora abbastanza lontana da essere una scienza matura almeno nelle applicazioni alle vetture da competizione, aveva un'importanze notevole.
John Horsmann l'anno prima aveva modificato il cofano motore delle 917 per aumentare la deportanza al retrotreno, poi la soluzione si era evoluta con un piccolo alettone mobile infulcrato fra le due code. A Monza erano comparse due grandi pinne laterali, ma a Spa Horsmann aveva nuovamente optato per il piccolo alettone centrale.
Le prove avevano premiato un grande Siffert e la sorpresa era stato il terzo posto di Rodriguez (preceduto anche da Elford) con oltre 3" di distacco.
Prima della corsa la leggenda vuole che David Yorke avesse convocato Rodriguez e Siffert nel retrobox, li aveva fatti sedere sugli pneumatici di scorta (le monumentali hospitality erano di là da venire) e li aveva catechizzati sul fatto che non avrebbe tollerato eccessi del tipo di quelli messi in mostra l'anno precedente.

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Venne stabilito che nel caso più che probabile che le due Gulf-Porsche fossero andate in fuga, dopo qualche giro le posizioni si sarebbero congelate per evitare rischi inutili.
Alla partenza piove, Rodriguez scatta al comando, Siffert gli si incolla alla coda.
I due lottano per tutto il loro turno di guida, poi quando cedono il volante si scopre che Bell ha un passo migliore di quello di Oliver, ma Yorke fa segnalare di mantenere le posizioni.
Siffert se ne accorge e sgattaiola alla Source per segnalare a Bell di attaccare e sorpassare il compagno di scuderia, ma anche avversario.
Bell che sa bene chi gli paga l'ingaggio fa finta di non capire e alla fine solo pochi decimi separeranno le due Porsche che tagliano il traguardo polverizzando ogni precedente record per un gara su percorso stradale: oltre 249 Km/h di media.
Alla fine della gara la Porsche annuncia il suo ritiro dalle gare del Mondiale Marche per la stagione successiva.
Nel dopo gara Siffert e Bell si chiariscono, ma Jo era letteralmente furioso e qualcosa si ruppe definitivamente fra il Campione svizzero e David Yorke le cui strade si sarebbero comunque divise la stagione successiva anche senza la tragica giornata di Brands Hatch.
In quel '71, appena due mesi dopo la vittoria di Spa, anche Pedro Rodriguez sarebbe scomparso tragicamente al Norisring.