
E’ stata infatti ufficializzata la cessione di una quota di maggioranza, della scuderia spagnola al gruppo industriale finanziario giapponese Nomura, che ha condotto l’operazione tramite la compagnia di investimenti Thesan Capital. Il tutto per una cifra compresa fra i 50 e i 70 milioni di Euro.
L’accordo prevede il mantenimento della denominazione Hispania Racing Team, della squadra di tecnici attuale e, secondo quanto riportato dalla radio “Cadena Ser”, un ruolo di responsabilità per il figlio di Carabante.
Fra gli obiettivi annunciati dalla nuova proprietà, oltre a quello di rendere più competitiva la monoposto, altrettanto importante sembra essere la volontà di dare alla scuderia una forte connotazione nazionale, a partire dall’intenzione di stabilire la sede del team in Spagna, anziché restare nel quartier generale della TME di Colin Kolles a Greding, in Germania.
L’idea più plausibile sarebbe quella di acquistare la modernissima struttura tecnica della Epsilon Euskadi di Joan Villadelprat, ex tecnico della Benetton ai tempi di Michael Schumacher, il quale aveva tentato di entrare in Formula 1 nel 2010 proprio al posto della HRT. Attualmente però la società non se la passa bene, economicamente parlando, e Villadelprat potrebbe anche accettare di vendere.
Altra priorità è quella di avere il maggior numero possibile del personale di nazionalità spagnola, sia per quanto riguarda i tecnici, ma anche, soprattutto, in fatto di piloti, per i quali sono già circolati i primi nomi, come quello di Javier Villa.
L’ex driver di GP2, attualmente impegnato nel mondiale turismo, ha però smentito la certezza assoluta di occupare un sedile alla Hispania: “Sarei onorato di essere il primo spagnolo al volante della HRT, ma è davvero troppo presto per dirlo. E’ chiaro che mi piacerebbe andare in Formula 1, ma voglio aspettare di vedere come evolveranno le cose, anche se sono sicuro che il nuovo team sarà serio e forte”, ha dichiarato Villa. Un primo contatto tra le parti ci sarebbe anche stato, nei giorni scorsi a Madrid, ma anche in questo caso è arrivata la smentita.
Il secondo nome di cui si è vociferato è quello di Carlos Sainz Jr; il 16enne figlio dell’ex campione del mondo di rally, ha iniziato da poco la sua carriera con le monoposto, ed è inserito nel programma giovani della Red Bull.
Tante idee, dunque, per i nuovi proprietari della HRT, nella speranza che di riuscire a fare meglio di chi li ha preceduti. Un’impresa, a dire il vero, non certo impossibile.