
Secondo Haug quello mostrato in Cina è una reale riproposizione del potenziale della W02, ma così come ci sono state difficoltà nel mettere a punto la macchina nelle gare precedenti, è altrettanto vero che non ci sono garanzie che la macchina possa offrire sempre quel ritmo in gara.
“Onestamente non posso promettere che faremo la stessa gara in Turchia”, racconta Haug ad Autosport. “Ma la cosa più importante è trovare la chiave per migliorare la velocità. La prestazioni sono quelle. La performance in Cina lo ha dimostrato”.
Haug ha detto che il miglioramento nella prestazione è stato notato chiaramente se paragonato alla Mercedes presentata in Malesia, grazie al cambiamento nell’approccio alla gara.
“Sarei stato più felice se la Cina fosse stata la prima gara della stagione. Detto questo, le similarità del tracciato cinese e del tacciato malese sono molte, e le performance nei lunghi rettilinei sono state simili.
Ma ora abbiamo una migliore conoscenza della macchina. Ross lavora insieme ai piloti e agli ingegneri, inoltre è cambiato l’approccio al weekend. Ad esempio, si possono distruggere le gomme facilmente al venerdì quando la vettura ha il carico di carburante – ma se hai un buon bilanciamento della macchina dopo puoi permetterti di avere il pieno. Questo ci ha dato maggior confidenza”.
Haug inoltre, ha aggiunto che i problemi relativi all’ala mobile – che avevano tormentato il team e che erano costati a Michael Schumacher un posto in Q3 nelle qualifiche del GP della Cina – sono stati risolti.
“Avevamo problemi con l’ala mobile, ma per la maggior parte sono stati eliminati. Abbiamo un sistema diverso, ma è intelligente se funziona, ed è quello che abbiamo utilizzato in Cina”.