Dario Franchitti ha vinto la 250 miglia di Iowa dopo una gara che ha visto diversi incidenti, per fortuna senza conseguenze per i piloti, e solo dieci monoposto al traguardo. (continua) Dario Franchitti ha vinto la 250 miglia di Iowa dopo una gara che ha visto diversi incidenti, per fortuna senza conseguenze per i piloti, e solo dieci monoposto al traguardo. Parlando della gara, subito all'inizio uno scontro mette fuori gioco Tomas Scheckter e Dan Wheldon, il quale poi riparte, approfittando dei molti ritiri avvenuti in seguito, riuscendo così a risalire fino all'undicesimo posto con più di 100 di ritardo. Per l'altra vettura del team Ganassi le cose non vanno meglio: Scott Dixon, che era partito in pole position, ha una serie di problemi che lo costringono più volte a fermarsi ai box, ma anch'egli, seppure con quasi 80 giri di ritardo, riesce a concludere la corsa, classificandosi decimo. Dopo il ritiro di Milka Duno per problemi tecnici, un testacoda senza alcuna conseguenza di Helio Castroneves riporta in pista la pace car neutralizzando così di nuovo la gara. Nel frattempo Vitor Meira si è piazzato al comando, con alle spalle Marco Andretti, Danica Patrick, Buddy Rice, e AJ Foyt IV. Dopo l'ennesima ripartenza un altro scontro costringe ad una nuova bandiera gialla: Tony Kanaan va in testacoda e colpise la monoposto di Jeff Simmons che sopraggiungeva proprio in quell'istante. Poco dopo un altro incidente vede protagoniste ben quattro piloti: AJ Foyt IV, Sam Hornish, Kosuke Matsuura e Danica Patrick, e così ancora una volta la gara viene neutralizzata, con Meira che conduce la corsa, seguito da Andretti, Franchitti, Sharp e Rice. Nel frattempo rientra in pista Dan Wheldon, seguito a sua volta da Tomas Schekter che però in seguito si ritirerà definitivamente. La corsa prosegue finché intorno al 128° giro un'altra bandiera gialla permette ai commissari di ripulire la pista da una serie di detriti che si sono posati sull'asfalto. I piloti ne approfittano per fare le loro soste ai box, e Rice si ritrova al comando seguito da Franchitti, Andretti, Sharp e Meira, con Manning e Carpenter che chiudono la lista dei piloti a pieni giri. Alla ripartenza Dario Franchitti supera Buddy Rice, mentre Vitor Meira ha la meglio su Scott Sharp. Quest'ultimo viene attaccato per diversi giri da Ed Carpenter che avrà la meglio su di lui solo al 187° giro. Intanto nelle retrovie prosegue la rimonta del duo Ganassi: Scott Dixon e Dan Wheldon di giro in giro guadagnano quelle posizioni rimaste "congelate" a causa dei ritirati, e al 188° giro Dixon riesce ad assestarsi al decimo posto, dove resterà fino al traguardo. Quando mancano meno di 40 giri al termine di questa avvincente gara, Franchitti è al primo posto, seguito da Andretti e da Meira, ma alla vettura di quest'ultimo cede la sospensione e così la sua corsa termina mestamente ai box. Intanto viene esposta un'altra bandiera gialla per rimuovere dei detriti dal tracciato. Negli ultimi giri la situazione non cambia, e così Dario Franchitti taglia il traguardo seguito a pochissima distanza da Marco Andretti che non riesce a compiere il sorpasso ai danni del compagno di squadra. Dietro ai due si classificano nell'ordine: Scott Sharp, Darren Manning, Buddy Rice, Ed Carpenter che rallenta proprio negli ultimi metri, Sarah Fisher, Helio Castroneves, Vitor Meira comunque classificato al nono posto, e, come già detto, i due del team Ganassi, Scott Dixon e Dan Wheldon. Con questa vittoria Dario Franchitti aumenta il suo vantaggio in classifica dove primeggia con 51 punti di vantaggio su Tony Kanaan, secondo. f1grandprix.it