Nonostante si sia già assicurata il secondo posto nel mondiale costruttori, la squadra di Hinwill farà del suo meglio per concludere la stagione su una nota positiva dopo i problemi di affidabilità incontrati nelle ultime due gare di Fuji e Shanghai. (continua...) "Per me il circuito di San Paolo è uno dei migliori. E’ una grande sfida, sia tecnicamente che dal punto di vista della guida. Si percorre in senso antiorario ed il rettilineo è una lunga curva inclinata che pone a dura prova i muscoli del collo. La superficie è gibbosa. Le porzioni migliori arrivano dopo la curva 3. La numero 5, una doppia curva a destra in salita, è una delle mie preferite. Nel 2001 ottenni il mio primo podio proprio ad Interlagos. E’ una cosa che non si dimentica mai," ha dichiarato Nick Heidfeld.

"A causa delle molte irregolarità della pista, Interlagos ricorda un po’ i circuiti cittadini. È il peggiore fondo tra tutti i tracciati in calendario. Sarà necessario trovare un buon assetto e avere molta downforce nelle curve lente. Ma c’è anche il lungo ‹dritto› in salita, sul quale bisogna avere una buona top speed. Di Interlagos ho un bel ricordo: lì ho conquistato il primo successo in Formula Renault 2000," ha commentato Robert Kubica.

"Il settore piú importante a Interlagos è sicuramente quello centrale con una notevole sequenza di curve, che richiede molta downforce, una buona trazione e una buona motricità. Nel primo e nel terzo settore conta molto essere veloci, soprattutto la salita chiede un’erogazione importante di potenza. Un fattore determinante a Interlagos è sempre il fondo della pista, che nonostante le continue migliorie rimane piuttosto irregolare: una cosa da tenere presente nella messa a punto meccanica," ha sottolineato Willy Rampf.

"Nel 2006 il GP del Brasile a Interlagos ha deciso il titolo. Spero che anche il Campionato 2007 rimanga aperto fino alla fine e che gli appassionati possano vivere un finale di stagione ‹thriller›. Il tracciato è molto vario… come le condizioni meteo. Sul rettifilo d’arrivo, molto lungo e in salita, i motori vengono sollecitati pesantemente. La pendenza rende molto emozionante anche la partenza. Una particolarità è l’altitudine di São Paulo: a causa dell’aria rarefatta i propulsori perdono circa l’8 per cento di potenza rispetto all’altezza del mare," ha concluso Mario Theissen.
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