
L’uscita del direttore tecnico è una grave perdita per la struttura romagnola, perché si tratta di un uomo di peso che ha contributo alla crescita del team. Attualmente la gestione tecnica è affidata ad un coppia formata da due ingegneri italiani: il capo progettista, Luca Furbatto, e il responsabile dell’aerodinamica, Niccolò Petrucci che si dedicano allo sviluppo della STR 07 e alla progettazione della macchina per il prossimo anno, visto che sembra ormai tramontata la possibilità di adottare la customer car della Red Bull.
La Scuderia Toro Rosso è sotto pressione perché i finanziatori austriaci non capiscono se è sbagliata la monoposto realizzata con il doppio fondo, oppure se è l’inesperienza dei piloti che non permette di ottenere quei risultati ai quali la squadra, invece, ambirebbe. In questo dualismo di vedute è montato un nervosismo che si è propagato dai vertici del team fino all’ultimo dei meccanici che non aiuta certo a trovare il bandolo della matassa.
In Ungheria la STR 07 avrà una serie di importanti aggiornamenti: a Budapest verrà portata un nuova ala anteriore, profili posteriori diversi e un diffusore modificato. La squadra di Faenza sta per varare una serie di aggiornamenti che arriveranno a Spa, Monza e, soprattutto, a Singapore secondo uno sviluppo che è già stato varato.
La Toro Rosso vuole dare una sterzata alla stagione 2012 se i piloti sapranno raccogliere i risultati che la monoposto sarà in grado di cogliere: Daniel Ricciardo e Jean Eric Vergne sono due giovani promettenti che non stanno concretizzando il loro potenziale, manifestando, in particolare, una certa carenza nello sfruttare la qualifica. In Red Bull sono in molti che hanno capito di aver fatto un errore grave di valutazione nel sostituire entrambi i piloti alla fine dello scorso anno, rinunciando a dare continuità al lavoro svolto dal team. I dubbi vanno fugati e serve un buon piazzamento per abbassare la forte pressione che si è abbattuta sulla squadra. Altrimenti ci saranno altre vittime illustri a Faenza…
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