La Toro Rosso ha pianificato i crash test il 5 febbraio per la scocca della STR11 che è in lavorazione a Faenza. Il team di Franz Tost sta producendo il massimo sforzo per recuperare il ritardo nella progettazione della monoposto dopo il cambio di motore che è stato ufficializzato solo a inizio dicembre, con il passaggio dal 6 cilindri Renault al Ferrari in versione 2015. (continua...)

La squadra romagnola, infatti, ha organizzato ben tre turni di lavoro per rispettare le proprie tempistiche, impiegando in questa fase di picco 480 persone, mentre all'inizio della stagione 2016 tornerà ad essere una struttura con meno di 400 addetti.

Come vi avevamo già ancticipato su OmniCorse.it la STR11 avrà un passo più lungo rispetto alle monoposto dello scorso anno, ma a dispetto di quanto si va dicendo in questi giorni, i 60 mm in più rispetto allo scorso anno sarebbero dovuti ad uno spostamento in avanti dell'asse anteriore. Questo per due motivi: primo, ribilanciare la macchina secondo la ripartizione dei pesi imposta dal regolamento, dopo che la power unit Ferrari (in versione 2015) ha preso il posto del motore Renault; secondo, allontanare le ruote anteriori dalle pance per ragioni aerodinamiche. Non solo ma anche facilitare il crash test frontale, visto che la posizione dell'ala anteriore è vincolata dalla distanza dall'asse anteriore.

Il direttore tecnico James Key, infatti, vuole estremizzare il concetto del muso corto togliendo il "nasino" che era caratteristico sulla STR10, andando nella strada che è stata tracciata lo scorso anno dalla Mercedes, cercando una maggiore portata d'aria sotto al muso da incanalare verso il diffusore posteriore.

I dati aerodinamici che provengono da Bicester hanno messo il sorriso a Franz Tost che punta ad alzare il tiro nella stagione 2016 che vedrà confermati i due giovani talenti, Max Verstappen e Carlos Sainz: il manager austriaco si augura un ritorno sul podio...

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