Alla vigilia del Gran Premio d'Italia sembrava tutto fatto: Red Bull era in procinto per chiudere con Mercedes per la fornitura di propulsori V6 turbo per il 2016 e la Toro Rosso con la Ferrari dopo aver dato (o ricevuto...) entrambe il benservito dalla Renault dopo le critiche piovute da Milton Keynes nel corso di tutta la stagione corrente. Le ultime settimane hanno invece rivelato scenari ben più complessi, con il team austro-britannico e quello faentino rimasti senza propulsore ed entrambi con le spalle al muro. (continua...)
Il divieto arrivato dai piani alti del team AMG Mercedes F1 - ovvero Toto Wolff e Niki Lauda - di fornire propulsori Mercedes alla Red Bull per il 2016 hanno così fatto partire un effetto domino che ha coinvolto anche Toro Rosso, sino a poche settimane fa convinta di aver in mano i V6 turbo della Ferrari per la prossima stagione. I motori di Maranello sono ora l'unica alternativa possibile e valida per la Red Bull, che vorrebbe evitare con tutte le sue forze di affidarsi ai V6 Honda, ovvero l'alternativa ai Ferrari, ma nettamente meno attraente sotto il profilo prettamente sportivo.
Ogni costruttore di propulsori potrà fornire motori a non più di 4 squadre nel 2016. Ferrari ha già stretto legami con Sauber e Haas F1, dunque potrebbe vendere i motori a un altro team e, al momento, questo dovrebbe essere la Red Bull. Con Mercedes già impegnata - fornirà se stessa, Force India, Williams e Manor - alla Toro Rosso resta solo Honda, perché Renault ha fatto sapere che nel 2016 non avrà team clienti.
Nelle ultime ore i contatti tra i vertici del team faentino e quelli della casa nipponica sono stati avviati e la trattativa avanza. La Toro Rosso, così come la Red Bull, non può permettersi di aspettare ancora molto tempo per avere un'unità motrice, perché dovrà progettare l'installazione dei nuovi V6 nel retrotreno delle nuove STR11. Stando a quanto riportato da nostre fonti interne a Honda, i giapponesi avrebbero offerto le proprie power unit senza chiedere alcun pagamento in cambio, dunque gratis. Il motivo è semplice: il team diretto da Franz Tost dovrebbe aiutare Honda ad accelerare lo sviluppo del motore che in questa stagione ha ampiamente deluso assieme alla McLaren e non ha mostrato passi avanti significativi, ovvero quelli sperati da Arai e soci.
I contatti tra Toro Rosso e Ferrari non sono ancora stati chiusi, ma è chiaro che, allo stato attuale delle cose, il binomio risulta sempre più difficile da realizzare per il 2016. Più facile vedere la Red Bull tornare a montare i propulsori di Maranello, così come avvenuto nell'ormai lontano 2006. Questo pomeriggio si riunisce a Parigi il Consiglio Mondiale del Motorsport e le cose potrebbero cambiare. Se il numero massimo di team che una Casa può fornire dovesse aumentare, passando da 4 a 5, allora anche Toro Rosso potrebbe fiondarsi sulle power unit modenesi. Al momento, però, si tratta solo di un'ipotesi. Per avere certezze a tal riguardo dovremo attendere il responso della riunione parigina.
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