
E infatti a guardare la RB7 partendo dal muso, non si vedono differenze, tutto è pressoché identico alla vettura precedente; ma è andando verso il retrotreno che si vede la mano del genio. Che risponde al nome di Adrian Newey, capace di concepire una parte posteriore della macchina ancora più stretta, nonostante quest’anno sia prevista nel progetto delle monoposto la presenza del KERS; un dispositivo che di spazio ne toglie: “Avrei preferito che fosse più compatto, ma questo è quello che abbiamo a disposizione e ci adattiamo. Anche perché convinto che un sistema più evoluto o più compatto non faccia la differenza”.
Tra l’altro il KERS per la Red Bull rappresenta una novità, dato che nel 2009 non era stato utilizzato: “Ma non è un’incognita, perché anche noi lo provammo due anni fa, pur decidendo poi di non usarlo. Quest’anno, però, per stare al passi di Ferrari, McLaren e Mercedes non se ne poteva fare a meno; sappiamo come funziona, anche se lo conosciamo meno rispetto a chi lo ha già avuto”. Il vero salto nel vuoto, che riguarda tutte le squadre, è l’introduzione delle gomme Pirelli: “E’ difficile progettare una macchina senza sapere esattamente le caratteristiche delle gomme; abbiamo alle spalle solo due giorni di test svolti in inverno ad Abu Dhabi, ma la Pirelli ha lavorato duro per ottenere un livello di sviluppo già buono, ciò è incoraggiante”.
RB7 che passerà direttamente dalla presentazione alla pista: l’onore del primo contatto con l’asfalto lo avrà naturalmente il campione del mondo, Sebastian Vettel: “L’ho vista finita solo questa mattina! Rispetto all’anno scorso le cose cambiano notevolmente: nel 2010 abbiamo giocato all’attacco, partendo subito all’assalto del campionato, ora la musica è diversa perché dobbiamo ripeterci e non sarà facile, gli avversari sono tanti e agguerriti. Dovremo cercare di iniziare bene: chi avrà subito affidabilità e velocità avrà un bel vantaggio. Per adesso siamo tutti a zero punti”.
Per Mark Webber sarà l’occasione di rimediare agli errori che lo hanno bloccato nel finale, dopo aver condotto in testa una buona parte del 2010: “L’anno scorso ho perso troppi punti all’inizio,ed è ciò che voglio evitare quest’anno”. Il rischio che la stagione passata abbia rappresentato l’occasione della vita non lo sfiora: “Ero nella situazione di fare qualcosa di unico, ma il destino non ha voluto che vincessi; però ci sono state molte cose positive che mi porto dietro: inizio il campionato dopo aver schiacciato il tasto reset e ricaricato le batterie”.
Infine il responsabile del team, Chris Horner, spiega il clima con il quale alla Red Bull si apprestano a ricominciare: “Vincere ci ha dato fiducia, ma non ci ha fatto diventare arroganti. Siamo entrati nell’élite della Formula 1, e cercheremo di rimanerci, anche se restiamo un team indipendente che corre con un motore clienti: siamo fiduciosi, l’atmosfera in squadra è alle stelle. Vogliamo consolidare la posizione raggiunta e ottenere altri successi, le motivazioni non ci mancano: Sebastian inizia il 2011 da campione del mondo più giovane della storia della Formula 1, mentre Mark ha avuto il tempo di mandare giù il finale della scorsa stagione, e quest’anno sarà più forte di prima.”