toyota_92La Toyota si appresta a chiudere una stagione piuttosto positiva col primo Gran Premio di Abu Dhabi che avrà luogo sul nuovissimo circuito di Yas Marina. La gara si svolgerà in condizioni uniche poiché il via sarà dato di giorno e i piloti taglieranno in seguito il traguardo di notte. (continua...)

Come l’anno scorso la marca nipponica concluderà al quinto posto tra i costruttori. I piloti hanno già segnato 54.5 punti figurando a cinque riprese sul podio (3° in Australia, Malesia e Bahrein, 2° a Singapore e in Giappone).

"E’ stata una stagione di alti e bassi per noi. Un buon inizio di stagione seguito da alcune corse deludenti in Europa prima di un buon finale di percorso. Siccome Abu Dhabi è una nuova pista è impossibile prevedere il nostro vero livello di prestazioni, ma sono fiducioso di poter terminare l’anno su una buona nota," ha dichiarato Jarno Trulli.

"Sono rimasto molto deluso in Brasile di essere eliminato da un incidente perché eravamo stati veloci tutto il weekend, credevo che avessimo una chance fantastica di finire sul podio. Quindi sono fiducioso e davvero motivato per ottenere un altro buon risultato prima che la stagione finisca," ha aggiunto il pescarese.

Come in Brasile sarà Kamui Kobayashi il secondo titolare, in sostituzione di Timo Glock. Il giapponese è atteso ad un’altra grande sfida.

"Sono davvero impaziente di partecipare al mio secondo GP, voglio approfittare al massimo di questa chance inaspettata. In Brasile non conoscevo il circuito ed era un inconveniente poiché tutti gli altri piloti avevano già una certa esperienza. Ma non sarà così ad Abu Dhabi, è una nuova pista per tutti e questo dovrebbe aiutarmi !" ha affermato il pilota del sol levante.

"Adesso conosco bene la vettura e anche le altre procedure di un weekend di GP come i rifornimenti e l’utilizzo dei due tipi di gomme. Spero di essere più competitivo. Sono certo che la vettura lo sarà e farò del mio meglio per segnare i miei primi punti in F1. Sarà naturalmente estremamente difficile, ma farò il massimo," ha concluso Kobayashi.

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