toyota_03MILANO - Non è stato un Gran Premio di casa ricco di soddisfazioni per Jarno Trulli. Ma il pilota pescarese, che del resto non si era fatto illusioni alla vigilia sulla competitività della propria vettura sui veloci rettilinei di Monza, si può consolare con un 2008 che secondo molti sta rivelandosi la miglior stagione della sua lunga carriera in Formula 1. Nonchè la migliore annata per la sua Toyota, che a Jarno deve molto per l’instancabile lavoro di costruzione svolto negli ultimi, lunghi anni di purgatorio. (continua...)

 

Trulli esprime soddisfazione, ma rimane con i piedi per terra. “Sono contento della stagione della Toyota, che ha fatto ottimi progressi,” spiega. Lo sguardo fisso al futuro è una delle costanti dell’indole del pilota italiano, che emerge in modo ancora più evidente quando gli chiediamo delle soddisfazioni passate. E lui arriva a scomodare addirittura Enzo Ferrari: “La vittoria a Montecarlo ha un posto speciale, anche i podi di quest’anno non sono da meno, ma la gara più bella è sempre quella che deve ancora venire.”

Non c’è spazio, dunque, per soffermarsi sul passato, ma solo per guardare al finale di stagione, che rimane ancora difficile da interpretare. “Sapevamo che Monza non era certamente il circuito per noi,” confessa Jarno, “mentre in Brasile potremmo andar bene. A Fuji non sappiamo ancora e Singapore è ancora un punto interrogativo. In generale la TF108 è una macchina che va bene con molte curve e carico aerodinamico, mentre con poco carico e velocità massime alte facciamo fatica.”

La strada per la vittoria rimane perciò ancora lunga, ma ora meno tortuosa del passato, quando alla Toyota i cambiamenti erano all’ordine del giorno, specialmente quelli al vertice. Jarno liquida la questione con poche parole: lui è uno che preferisce guardare alla pista. “Ogni anno sono tante le cose che cambiano nel team, dai piccoli dettagli alle grandi strutture tecniche. Io, personalmente, mi sono sempre trovato bene con tutti i tecnici, sia con Gascoyne che con chi ne ha preso il posto.”

Lo stesso rapporto produttivo Trulli lo mantiene con il proprio compagno di squadra, che quest’anno si sta rivelando una delle rivelazioni della stagione: Timo Glock. “Timo è un ottimo pilota, oltre che un bravo ragazzo, con il quale mi trovo molto bene a lavorare,” commenta, da buon fratello maggiore, il primo pilota del team nippo-tedesco. “E’ giovane, quindi molto motivato, lavora tanto e questo è il più grande contributo che sta dando in un 2008 che per lui si sta concretizzando come anno importante, perchè al debutto in Formula 1 ha già fatto vedere delle ottime cose.”

Jarno, concreto come il suo Abruzzo, non si sbilancia nemmeno quando è interrogato sull’incerta volata al titolo 2008. “Chi vince? Quello che fa più punti. Io .

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