Sauber 123Giunta al suo ventesimo anno di presenza in Formula 1, considerando anche il periodo trascorso sotto il binomio con BMW, per la Sauber arriva lo storico cambio della guardia al vertice del team. (continua...)

Il vecchio Peter Sauber, che già in questa stagione ha diradato le sue apparizioni al muretto della squadra, ha infatti deciso di appendere le cuffie al chiodo, annunciando il suo “pensionamento” dall’attività in pista, e indicando contemporaneamente Monisha Kaltenborn, la 41enne austro-indiana già comproprietaria di un terzo della scuderia, e presenza fissa ai GP, come sua successore: “La decisione è stata presa da tempo, ma ora è il momento giusto per passare il testimone; dopotutto, ci sono state già diverse gare alle quali non ho potuto partecipare, in cui il team ha comunque mostrato prestazioni eccellenti”, ha dichiarato il 69enne svizzero, che resterà comunque nella società come presidente del consiglio di amministrazione, oltre che come responsabile della direzione strategica del gruppo.

Dal canto suo, la neo team principal ha manifestato la sua gioia per questa importante promozione, che fa di lei la prima donna a guidare una scuderia di Formula 1: “Sono consapevole della grande responsabilità che ho nei confronti della scuderia di Peter Sauber, che ha fondato il team più di 40 anni fa; in primavera saranno 20 anni da quando ha esordito in F1, siamo la quarta squadra più antica del circus. Aver costruito un progetto come questo, e tenerlo in vita in un ambiente difficile, è un risultato straordinario. Il mio obiettivo è prendere in mano la squadra e portarla al successo”.

L’addio di Sauber è un evento che susciterà sicuramente inevitabile nostalgia nei mesi a venire, perché il buon Peter, responsabile ma soprattutto padre della scuderia omonima, oltre che apprezzatissimo gentiluomo delle corse, lascerà un vuoto niente male, dopo due decenni non facili per una scuderia nata dal niente, capace però con il tempo di regalarsi diverse soddisfazioni, diventando anche un punto di riferimento a livello tecnico. Senza dimenticare il merito di aver dato la possibilità a piloti del calibro di Raikkonen, Perez, Frentzen, Massa, Heidfeld e Kubica di approdare e diventare protagonisti del circus. Insomma, un altro grande personaggio della storia della Formula 1 che esce di scena.Giunta al suo ventesimo anno di presenza in Formula 1, considerando anche il periodo trascorso sotto il binomio con BMW, per la Sauber arriva lo storico cambio della guardia al vertice del team.

Il vecchio Peter Sauber, che già in questa stagione ha diradato le sue apparizioni al muretto della squadra, ha infatti deciso di appendere le cuffie al chiodo, annunciando il suo “pensionamento” dall’attività in pista, e indicando contemporaneamente Monisha Kaltenborn, la 41enne austro-indiana già comproprietaria di un terzo della scuderia, e presenza fissa ai GP, come sua successore: “La decisione è stata presa da tempo, ma ora è il momento giusto per passare il testimone; dopotutto, ci sono state già diverse gare alle quali non ho potuto partecipare, in cui il team ha comunque mostrato prestazioni eccellenti”, ha dichiarato il 69enne svizzero, che resterà comunque nella società come presidente del consiglio di amministrazione, oltre che come responsabile della direzione strategica del gruppo.

Dal canto suo, la neo team principal ha manifestato la sua gioia per questa importante promozione, che fa di lei la prima donna a guidare una scuderia di Formula 1: “Sono consapevole della grande responsabilità che ho nei confronti della scuderia di Peter Sauber, che ha fondato il team più di 40 anni fa; in primavera saranno 20 anni da quando ha esordito in F1, siamo la quarta squadra più antica del circus. Aver costruito un progetto come questo, e tenerlo in vita in un ambiente difficile, è un risultato straordinario. Il mio obiettivo è prendere in mano la squadra e portarla al successo”.

L’addio di Sauber è un evento che susciterà sicuramente inevitabile nostalgia nei mesi a venire, perché il buon Peter, responsabile ma soprattutto padre della scuderia omonima, oltre che apprezzatissimo gentiluomo delle corse, lascerà un vuoto niente male, dopo due decenni non facili per una scuderia nata dal niente, capace però con il tempo di regalarsi diverse soddisfazioni, diventando anche un punto di riferimento a livello tecnico. Senza dimenticare il merito di aver dato la possibilità a piloti del calibro di Raikkonen, Perez, Frentzen, Massa, Heidfeld e Kubica di approdare e diventare protagonisti del circus. Insomma, un altro grande personaggio della storia della Formula 1 che esce di scena.

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