Il pilota italiano analizza il suo weekend e racconta le sue impressioni il giorno dopo il Gran Premio d’Europa

E’ buffo come le cose possano cambiare in una sola settimana! Il quarto posto è stato, in verità, un buon risultato al GP d’Europa, perché quasi tutto è finito alla prima curva. Ma rimane il fatto che ho conquistato punti in ogni gara e sono quarto nel campionato, appena due punti dietro Jenson Button. Meglio ancora, il team ha addirittura rafforzato la sua seconda posizione nel Campionato costruttori, quindi, dobbiamo essere felici, anche se questa non è stata la nostra migliore corsa dell’anno.....(continua in Leggi Tutto) Non appena sono iniziate le prove libere venerdì, sapevamo che l’impresa sarebbe stata più dura che a Monaco. Le temperature erano piuttosto fresche, con condizioni di aderenza non al massimo, e avevamo difficoltà con la vettura. Dopo due ore di prove libere, ho finito in quinta posizione. Ci sentivamo però rassicurati quando abbiamo saputo che anche gli altri team avevano riscontrato analoghi problemi. Ciò nonostante, abbiamo deciso di apportare dei cambiamenti alla monoposto prima di sabato mattina nel tentativo di migliorarne la prestazione.

Nella terza sessione, tutto è andato decisamente meglio e abbiamo lavorato sodo, facendo progressi sotto ogni aspetto. Il sabato mattina, si è cercato di fare un ultimo giro con pneumatici nuovi per vedere come andava la vettura prima delle qualifiche, ma un problema elettrico (c’era un filo nel cablaggio che continuava ad andare in corto, facendo perdere colpi al motore) mi ha tolto questa possibilità. Non era facile risolvere il problema e per un momento ho pensato che non sarei potuto uscire per le pre-qualifiche... I miei meccanici però hanno fatto un lavoro fantastico, davvero impressionante, che mi ha permesso di avere la macchina pronta in tempo. Ho poi detto che penso siano i migliori meccanici del paddock, e lo credo davvero!

La mia vittoria di Monaco significava che sarei stato il primo ad uscire per le pre-qualifiche... e le condizioni erano veramente pessime. Il circuito era sporco e non potevo spingere, quindi mi sono trovato molto lontano dai migliori per la seconda sessione. Nelle qualifiche ho fatto un buon giro, senza troppi errori, sono finito terzo, anche perché avevamo una strategia piuttosto aggressiva per il primo stint. La terza posizione è stata per me una vera sorpresa...una bella sorpresa! Fernando si è qualificato sesto, con un distacco minimo, quindi le cose promettevano bene per la gara.

La partenza di domenica è stata buona. Avevo superato Sato e lottavo con Michael quando abbiamo frenato alla prima curva. Poi, all’improvviso, ho dovuto togliermi di mezzo. Non avevo scelta, poiché ho visto Sato arrivare e dovevo decidere tra una collisione in quel momento o la possibilità di tentare qualcosa altro più in là. Così mi sono trovato in terza posizione, quando ha fatto un errore nella terza curva. Quindi ho scelto la traiettoria interna, ma Sato mi ha semplicemente tagliato la strada come se io non ci fossi: la sua ruota anteriore destra ha colpito la mia anteriore sinistra; l’urto mi ha quasi costretto a lasciare il volante. Dopo di che, ho inserito per errore il limitatore di velocità per la pit-lane, perdendo circa quattro posizioni. Alla fine, mi è costato di più, perché, in seguito, cinque vetture sono rimaste imbottigliate dietro Raikkonen. Così, quando ho dovuto fermarmi per la mia prima sosta, all’uscita mi sono trovato dietro vetture più lente che avevano scelto una strategia con due stop e questo mi ha rallentato.

Non potevo superarle, tutto quel che potevo fare era aspettare che si fermassero. Ho guadagnato una posizione quando Fernando è andato largo alla curva 4, dopo di che ho continuato a risalire. La vettura andava bene dopo che, al primo pit-stop, avevamo apportato un miglioramento all’alettone anteriore, e non ho avuto problemi. Quindi non ho fatto altro che spingere per i successivi tre stint, cercando di mantenere un ritmo regolare. Vi sono stati diversi ritiri e, essendo la mia monoposto veloce, sono riuscito a guadagnare la quarta posizione. Forse avrebbe potuto essere diverso senza i problemi del primo giro, ma è un risultato giusto: quando si è settimi alla fine del primo giro, il quarto posto finale non è tanto male. Cosa ancora più importante, il team è ora in una posizione più solida rispetto a quella che avevamo prima della gara ed è ciò che conta quando si arriva alla fine dell’anno.