
Congratulazioni, Jarno! Devi aver sognato questo momento per anni...
Hai ragione. Fin da ragazzo sognavo di vincere un Gran Premio. Da quanto sono diventato un pilota di Formula 1 nel 1997, ho cercato di dare il 100%, di dare tutto quello che potevo e di migliorare costantemente. Talvolta ho avuto poca fortuna con la mia macchina, ma non mi sono mai arreso. Il modo migliore di affrontare la vita è di non avere rimpianti e di sapere che hai fatto del tuo meglio. Ho sempre saputo che avrei potuto vincere un giorno, ma dovevo trovare il momento giusto, l’opportunità giusta e la vettura giusta.
Oggi, ogni cosa è andata per il verso giusto.
Hai avuto problemi durante la gara?
Nessunissimo, ma ci sono stati così tanti incidenti che sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa. Credo che tutti coloro che ... continua hanno seguito la corsa in televisione si sono divertiti. Da parte mia, non c’è niente da rilevare: ho fatto una buona partenza ed una gara regolare. Abbiamo deciso di fare rifornimento durante il secondo periodo di safety car, mentre Michael è rimasto in pista, dietro la safety. E’ stato in quel momento che sapevo di poter vincere.
Ti ha preoccupato la pressione di Jenson alla fine della corsa?
Per niente. Jenson si stava avvicinando, ma io lo controllavo. Sapevo che mancavano soltanto dieci giri e volevo risparmiare un po’ la macchina. Ogni volta che si avvicinava un po’ troppo, io aumentavo il ritmo. Non aveva possibilità di superarmi.
A che cosa pensavi quando ti trovavi sul podio?
Un sacco di cose...ma, allo stesso momento, niente. Mi sentivo mentalmente svuotato, ma molto forte fisicamente. Quando ho sentito l’inno italiano, era difficile credere che fosse per me. Poi ho visto le facce dei componenti della squadra, i meccanici e gli ingegneri. Sono molto grato a tutti loro. Anche ai miei tifosi. C’è voluto un bel po’ di tempo per arrivare a quel momento, ma ora ho una vittoria. Ho visto che la gente era felice e sorridente. E’ un momento indescrivibile quando si realizza qualcosa in cui avevano sperato tante persone.
Indimenticabile!
Cosa significa questa vittoria per il futuro?
Monaco è un circuito molto strano, ed essere veloci quì non significa necessariamente che tu possa esserlo altrettanto su un’altra pista. Tuttavia, abbiamo fatto moltissimi progressi con l’R24 nelle ultime settimane; la monoposto è più efficiente e facile da guidare. Abbiamo ora maggiore confidenza col mezzo. Dobbiamo aspettare il Nürburgring il prossimo weekend per avere un’idea precisa dei progressi che abbiamo fatto. Ma sono fiducioso. La Renault è una scuderia in crescita ed il meglio deve ancora arrivare.
(fonte RenaultF1.com)