Nel Q1, Jenson e Rubens hanno effettuato due uscite ciascuno. Jenson è stato più veloce del brasiliano nel primo tentativo, poi ha però avuto problemi di bilanciamento nel secondo giro dovendosi accontentare del tempo di 1:21.757s, che lo ha inserito al 16° posto.
Fra le due uscite nel primo turno di qualifiche, Rubens ha apportato piccole modifiche all’assetto migliorandosi con il tempo di 1:21.548s, grazie al quale si è classificato 14°. Da sottolineare che il riscontro cronometrato di Rubens è risultato di soli 2 decimi superiore a quello del pilota al terzo posto.
Per il secondo turno eliminatorio, i piloti sono intervenuti sulle loro monoposto con ulteriori cambiamenti e, con la pista che andava velocizzandosi minuto dopo minuto, sono riusciti ad abbassare i propri tempi. Nel primo giro, Rubens ha fatto registrare il tempo di 1:21.197s, che è poi riuscito ad abbassare nei momenti conclusivi della sessione con il crono di 1:21.049s, in virtù del quale si è classificato 11°, ad appena 65 millesimi dal 3° turno.
"Il mio ultimo giro nel Q2 mi era sembrato perfetto ed ero contento per me e per il team che potessimo ottenere un buon tempo," ha affermato Rubens. "Purtroppo però, non siamo stati sufficientemente veloci per entrare nella top ten, ma è anche vero che i tempi sono stati molto ravvicinati. Sono davvero soddisfatto del mio giro e sebbene sia deluso per avere sfiorato l’accesso al terzo turno, mi confortano le nostre prestazioni di oggi e tutto lascia sperare bene per domani."
Nonostante Jenson si sia migliorato di 3 decimi nel secondo turno eliminatorio, con il tempo di 1:21.211s ottenuto nell’ultimo giro l’inglese non è andato oltre la 13° posizione.
"Oggi, i distacchi nelle qualifiche sono stati davvero ridotti ed è stata una sessione difficile per noi," ha detto Jenson. "Molto del lavoro di questo weekend ha riguardato le prove del pacchetto aerodinamico, visto che non ho potuto svolgerle la scorsa settimana. Nell’ultima uscita, ho tolto un po’ di carico all’ala anteriore in quanto il retrotreno era un po’ nervoso e la macchina era troppo sottosterzante. Grazie a questo intervento, il retrotreno ha acquistato maggiore stabilità e non ho più avuto problemi di sottosterzo, quindi si tratta di capire meglio la macchina e di recuperare il tempo perso la scorsa settimana."
In proiezione sulla gara di domani, la quale si correrà sulla distanza dei 66 giri, i piloti Honda ricorreranno alla loro grande conoscenza del Circuit de Catalunya per cercare di recuperare posizioni e regalare all’Honda Racing F1 Team i primi punti della stagione.
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