Amo gli australiani. Sono molto cordiali, di mentalità aperta e sono molto contenti quando il circus della F1 approda in città. Il tracciato si snoda in un parco, quindi è costituito da strade pubbliche e da parti permanenti. Viene utilizzata una sola volta l’anno e ciò aumenta le difficoltà per i team a causa del livello di grip continuamente variabile. (continua...) Generalmente, la pista è quattro – cinque secondi più veloce in gara rispetto alle libere e ciò significa che occorre continuamente modificare l’assetto, un impegno difficilissimo da sostenere.
Percorriamo ora un giro di pista. Affrontiamo la prima curva in settima a circa 300 km orari. È un’area di staccata dall’asfalto molto irregolare, quindi occorre fare attenzione a non esagerare. Le curve 3, 4 e 5 formano un tratto di pista filante: la curva 3 è affrontata in seconda e i successivi cambi di direzione a sinistra e a destra sono impegnativi e piuttosto veloci.
La curva 6 viene percorsa quasi a tavoletta, se si dispone di una buona macchina, poi si arriva a una staccata violenta per l’ingresso in una chicane. Si percorre quindi un lungo curvone destrorso, che porta a un’altra chicane da seconda marcia. È un punto di staccata difficile, in quanto si decelera dai 300 km orari, poi si torna rapidamente a scaricare tutta la potenza sfrecciando a fianco del lago, sul lungo curvone a sinistra dal manto irregolare.
Si giunge quindi alla chicane veloce delle curve 11 e 12. È una bellissima parte del tracciato, soprattutto quando il livello di grip migliora. La si percorre a non meno di 220 km orari e il retrotreno resta un po’ scarico, quindi è un punto impegnativo per la macchina e che costringe il pilota a essere particolarmente concentrato!
Ci si immette quindi nel settore finale. Le ultime due curve non sembrano niente di speciale, ma consentono di guadagnare molto tempo. All’ingresso della penultima curva, occorre restare lucidi e scegliere con precisione il punto di frenata, dopodiché si tratta di raggiungere la massima velocità possibile in uscita dall’ultima curva e di transitare sul traguardo.
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