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Una Formula 1 senza un netto dominatore ma non è detto che sia un male. Divertimento ed emozioni rendono più appassionante questo 2012, rispetto agli ultimi anni caratterizzati dal dominio di una sola monoposto. E se questa sembra la stagione McLaren, con il team di Woking favorito rispetto agli altri, una cosa è certa: Jenson Button e Lewis Hamilton dovranno sudarselo il Mondiale. Alla fine, il terzo appuntamento della stagione se l’è aggiudicato Nico Rosberg, con i due britannici a completare il podio con, forse, qualche rammarico, soprattutto per quanto riguarda Button. (continua...)

Il campione del mondo 2009, infatti, pur non in prima fila al semaforo verde, è stato protagonista di una delle sue ottime partenze, balzando in terza posizione alle spalle delle due Mercedes e durante la gara è apparso l’unico davvero in grado di dare del filo da torcere a Rosberg. La scelta di una strategia con tre soste non ha pagato del tutto, almeno per quanto riguarda l’ultimo pit-stop che ha visto il pilota McLaren perdere secondi preziosi e con essi le chance di aggiudicarsi la gara. Ma, nonostante il contrattempo, Button non perde la calma e l’ottimismo.

“La terza sosta mi è costata molto, ma prima il passo gara è stato ottimo soprattutto con le gomme dure - ha dichiarato al termine della corsa -. C’è stato un problema durante il pit-stop al posteriore della vettura e ho perso nove secondi, è stato un peccato perchè poi ho trovato quattro macchine davanti a me e questo ha complicato la fine della gara. Tutto sommato, la giornata è stata divertente, una bella corsa con tanti sorpassi”.

“Abbiamo optato per una strategia a tre soste che era diversa. Nonostante il problema che abbiamo avuto sono felice e soddisfatto di tornare con un secondo posto. E’ stata una bella lotta e molto pulita: è un bene questo”, ha concluso.

La metamorfosi di Lewis Hamilton va messa in evidenza: l'inglese è in testa al mondiale piloti senza aver vinto una gara nel 2012. Per la terza volta sale sul terzo gradino del podio.

Ha incrociato le... ruote con Felipe Massa e questa volta non ha visto... Rosso, ma ha aspettato qualche secondo per completare un sorpasso in sicurezza sul brasiliano.

Partito settimo per la penalizzazione che gli è costata cinque posizioni in griglia, Hamilton non ha rinunciato al ruolo del lottatore, visto che è stato autore di tanti sorpassi, specie nel finale, ma non ha mai mostrato i "muscoli", facendo affidamento sulla competitività della Mp4-27.

L'unica intemperanza l'ha fatta sul dritto quando ha cercato di difendersi dal ritorno delle due Red Bull Racing e ha cambiato due volte traiettoria davanti a Sebastian Vettel. Niente di grave, che non merita altro se non una sottolineatura: la F.1 non è roba per mammolette.

Lewis, quindi, è stato bravo a saper gestire le gomme Pirelli mentre altri hanno patito un clamoroso degrado proprio nei giri conclusivi... «Sapevamo che Nico sarebbe stato davvero veloce, e sapevamo che avrebbe lottato per la prima vittoria - ha ammesso Hamilton - faccio le mie congratulazioni a Rosberg per il suo splendido lavoro. Quanto a me, sono felice di essere sul podio dopo essere partito settimo. Abbiamo scelto la strategia giusta per andare all'attacco e ho fatto la migliore gara della stagione».

Però manca ancora la prima vittoria...
«C'erano molte monoposto dietro di me alla fine, ma nel complesso è stata una giornata fantastica: ho lottato con i primi e ho fatto grandi sorpassi. Noi continueremo a spingere per ottenere dei risultati migliori. Non sono preoccupato per la mancanza di vittorie, siamo competitivi ed è quello che conta: se continuoamo a lavorare così allora sono sicuro che i successi arriveranno».

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